(ANSAmed) - BEIRUT, 15 GIU - Bombe prodotte in Italia dalla
società RWM Italia - che ha sede legale a Ghedi (Brescia) e la
fabbrica a Domusnovas in Sardegna, ma che fa capo al gruppo
tedesco Rheinmetall - sono state usate lo scorso ottobre in
Yemen in un raid che ha ucciso almeno 6 persone, di cui 4
minori, che è stato condotto dalla Coalizione internazionale a
guida saudita contro l'insurrezione locale degli Huthi. Lo
denuncia all'ANSA l'ong yemenita Mwatana, collegata all'Onu e
che documenta violazioni commesse contro civili in Yemen. La
fonte ha inviato anche prove fotografiche.
L'ANSA ha provato a raggiungere telefonicamente il portavoce
della tedesca Rheinmetall, ma dalla Germania per ora nessun
commento. Raggiunto telefonicamente a Sanaa, il capo ufficio
stampa di Mwatana, Taha Yaseen, ha invece confermato quanto
scritto dalla stessa organizzazione lo scorso 24 marzo in un
rapporto sulle vittime civili causate, tra l'altro, da un raid
aereo compiuto alle 3 del mattino dell'8 ottobre 2016 su Der al
Hajari, località nel distretto di Bajel nella regione
nord-occidentale di Hodeida. "Sul luogo dell'attacco sono stati
rinvenuti resti degli armamenti usati nel bombardamento", ha
detto Yaseen. "Tra questi resti c'era anche un frammento di una
bomba di fabbricazione italiana". "L'identificazione è stata
resa possibile - ha spiegato - grazie all'analisi delle sigle,
in particolare della serie alfanumerica A4447, visibile sul
frammento e che indica che l'ordigno è stato prodotto dalla RWM
Italia".
Da anni, la Rete italiana per il disarmo denuncia
l'esportazione di armi prodotte in Italia all'estero, tra cui
all'Arabia Saudita, impegnata dal 2015 in raid aerei per
reprimere l'insurrezione Huthi e dei loro alleati. In due anni
di escalation armata, l'Onu ha documentato l'uccisione di circa
7.600 persone e il ferimento di 42mila, la maggior parte causate
dai raid aerei della Coalizione a guida saudita. La foto dei
resti della bomba ritrovata nell'ottobre 2016 nella regione di
Hodeida è stata mostrata dall'ANSA a Giorgio Beretta, uno dei
massimi esperti in Italia della questione e analista presso
l'Osservatorio permanente sulle armi leggere. Contattato
telefonicamente e via email, Beretta ha confermato che la sigla
A4447 visibile sul resto dell'ordigno indica la fabbricazione da
parte della RWM Italia. (ANSAmed).
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Yemen: ong, civili uccisi da bombe prodotte in Italia
Dopo raid aereo trovati frammenti di ordigni della RWM Italia