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Marocco: 120 italiane mogli di musulmani scrivono a Libero

'Nessuna follia, i nostri matrimoni sono motivo di crescita'

La giornalista e scrittrice Laura Silvia Battaglia

Redazione Ansa

(ANSmedA) - RABAT, 8 GIU - Dopo aver letto l'articolo di Libero dal titolo "Care donne europee, sposare un islamico è una follia pericolosa", hanno deciso di uscire dai confini del gruppo di Facebook all'interno del quale si confrontano e discutono. Sono 120 italiane sposate con marocchini di religione musulmana che hanno firmato una lettera aperta al quotidiano. E che, sull'onda della campagna #hosposatounmusulmano lanciato ieri sulla rete dalla giornalista e scrittrice Laura Silvia Battaglia, si mobilitano.

Scrivono ora per far sapere che quella che altri ritengono una follia, per loro è "un motivo di crescita e di conoscenza. La diversità per noi non significa essere migliori o peggiori, vuol dire vivere l'essere differenti come una ricchezza e non come un ostacolo".

La vera follia, dicono è "sposare uomini non educati all'amore e al rispetto e di questi uomini purtroppo ce ne sono ovunque e di tutti i credo".

"Architetti, ingegneri, avvocati, dottori, studenti desiderosi di pace e di considerazione come tutti", questi sono i mariti e i figli che hanno accanto, non certo pericolosi terroristi "pronti a farsi esplodere". "I veri terroristi - concludono - sono quelli che, come voi, spacciando informazioni discriminanti per giornalismo, divulgano un sentimento di diffidenza ingiustificato e irragionevole".

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