(ANSAmed) - TUNISI, 24 MAG - Rischia di provocare una bufera
nel mondo politico tunisino e assumere i toni di una vera e
propria "mani pulite" locale, la notizia dell'avvenuto arresto
di due noti personaggi legati a vario titolo con diversi
responsabili dell'establishment del paese. Si tratta
dell'imprenditore e uomo d'affari tunisino, Chafik Jarraya e
dell'ex candidato alle ultime elezioni presidenziali, anch'egli
imprenditore, Yassine Channoufi, entrambi accusati secondo la
stampa locale di reati ricollegabili a casi di corruzione,
malversazione e minaccia alla sicurezza dello Stato.
A questi arresti ne sono seguiti altri nei confronti di
personaggi del mondo imprenditoriale o ex funzionari di stato.
Secondo i media locali sarebbero una cinquantina i potenziali
destinatari di provvedimenti di misure cautelari per corruzione
nella stessa inchiesta.
La lotta alla corruzione è una delle priorità del governo di
unità nazionale guidato da Youssef Chahed.
Ha annunciato intanto le sue dimissioni, per ragioni
personali, il governatore di Tataouine, Mohamed Ali Barhoumi.
Tataouine nei giorni scorsi è stata il teatro di disordini tra
manifestanti e forze dell'ordine culminati con una vittima tra i
protestatari e molti feriti da entrambe le parti. (ANSAmed).
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Tunisia: si allarga indagine corruzione, arresti eccellenti
Media, una cinquantina gli indagati