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Marocco: una radio per dare voce a ragazze madri discriminate

Iniziativa Ong Soleterre. Soprusi e ripudi per ragazze madri

Redazione Ansa

RABAT - Una radio per dar voce alle madri nubili. La onlus italiana Soleterre, in collaborazione con l'associazione marocchina '100% Mamans', offre attraverso i microfoni l'opportunità di denunciare soprusi e violenze nei confronti delle donne che sono ripudiate a causa di una gravidanza fuori dal matrimonio e di sensibilizzare l'opinione pubblica sulle discriminazioni.

In Marocco, infatti, una gravidanza fuori dalla regola del matrimonio è persino reato: le relazioni extraconiugali sono punite dall'articolo 490 del codice penale con la reclusione fino a un anno. Le donne sono quelle su cui ricade il peso maggiore della colpa: la famiglia d'origine molto spesso le ripudia, considerandole alla stregua di prostitute e sono condannate alla solitudine. Per la maggior parte analfabete, il 36 per cento delle madri nubili, d'età inferiore ai 25 anni, è costretta ad abbandonare il proprio bambino.

Le trasmissioni sono in lingua araba al link radiomeresenligne.ma, l'iniziativa è parte del progetto 'Meres en ligne', madri in prima linea, attivo dal 2015, finanziato dall'Unione Europea in partenariato con l'Agenzia di Sviluppo Sociale, organo ministeriale marocchino, nell'ambito del Programma di Sostegno alla Parità Uomo Donna 2012-2016.

La Web Radio, che è parte della "Federazione Radio Associative Marocchine" (FRAM), sarà animata da un comitato di 10 madri nubili, chiamate 'rappresentanti comunitarie', che hanno ricevuto una specifica formazione sui temi della cultura della parità di genere, tecniche di comunicazione e 'advocacy', produzione e animazione radiofonica per esprimere le proprie rivendicazioni in maniera strutturata, argomentata ed efficace. Lo studio di registrazione della Web Radio è a Tangeri, nei locali dell'Associazione 100% Mamans, e il palinsesto prevede 68 ore di trasmissioni settimanali.

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