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Tunisia: divieto espatrio per 27.371 'aspiranti' jihadisti

3.000 sono in zone conflitto. Su 800 tornati, 190 ora in carcere

Redazione Ansa

TUNISI - Sono 27.371 i tunisini sospettati di essere aspiranti jihadisti cui le autorità del Paese hanno impedito di raggiungere i territori di combattimento. Lo ha affermato oggi il ministro dell'Interno di Tunisi, Hedi Mejboub, durante un'audizione al Parlamento del Bardo.

Dei 3.000 jihadisti di nazionalità tunisina che si trovano ancora nelle zone di conflitto, ha detto ancora il ministro, il 60% è in Siria, il 30% in Libia, il 10% in altri paesi.

Il 96% di questi combattenti è rappresentato da uomini, di età compresa tra i 24 e i 35 anni.

Per quanto riguarda invece i foreign fighter "di ritorno", Mejdoub ha sottolineato che degli 800 ufficialmente rientrati in Tunisia 190 si trovano attualmente in carcere, 37 in libertà controllata mentre 55 sono stati "neutralizzati" in operazioni terroristiche e di lotta al terrorismo. I restanti sono sotto sorveglianza di polizia.

La Tunisia in questi ultimi anni e' stata tra i principali paesi esportatori di foreign fighter. Il parlamento tunisino ha recentemente istituito una commissione d'inchiesta per determinare le responsabilità nell'arruolamento e invio di giovani tunisini verso le zone di conflitto e sul finanziamento del terrorismo in Tunisia. (ANSAmed).

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