(ANSAmed) - ROMA, 20 MAR - Il 25 marzo, quando i leader
europei saranno riuniti per celebrare i 60 anni dei Trattati di
Roma, le organizzazioni della società civile porteranno il
Mediterraneo nel cuore della Capitale, sulle acque del Tevere,
per una simbolica azione di protesta contro le politiche
migratorie dell'Ue e per chiedere un'Europa più umana e
accogliente verso chi fugge da guerre, persecuzioni o povertà.
Sul fiume, alle 15.30, una imponente installazione riprodurrà
l'impatto delle politiche dei muri sulle persone in cerca di
sicurezza in Europa. Sul palco, insieme a Emma Bonino, Luigi
Manconi, Gad Lerner, reading di Moni Ovadia e Roberta Caroni, ci
sarà un uomo sopravvissuto al viaggio. "Muri, blocchi e accordi
disumani con paesi in Africa, Asia e Medio Oriente - affermano
le organizzazioni in una nota - condannano persone in cerca di
sicurezza a viaggi sempre più spesso mortali o le respingono
verso la sofferenza che si sono lasciati alle spalle. Il destino
di migranti e rifugiati ci riguarda. La strage nel Mediterraneo
deve finire, attraverso l'apertura immediata di canali
d'ingresso regolare e protetto. Mostriamo ai leader l'altra
faccia dell'Europa, che vogliamo accogliente e solidale". "La
pace entro i confini europei che ha caratterizzato questo primi
sessanta anni dell'Unione va consolidata con politiche di
accoglienza e di cooperazione internazionale che facciano valere
nell'area mediterranea i valori che hanno fondato il progetto
comunitario" dichiara Raffaele Salinari, presidente di Terre des
Hommes Italia. (ANSA).
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Trattati Roma: associazioni portano Mediterraneo sul Tevere
Mobilitazione a Roma "Not my Europe" contro politiche dei muri