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Islam: dopo le primavere arabe, dove vanno i giovani?

Convegno a Genova dedicato a Giulio Regeni

Redazione Ansa

(ANSAmed) - GENOVA, 17 MAR - Analizza la nascita delle primavere arabe e che cosa succede cinque anni dopo nei paesi del Nord Africa con le continue migrazioni di tanti giovani verso l'Europa il convegno 'Winou el Chabeb? Giovani dopo le primavere arabe', dedicato a Giulio Regeni, a cura dei sociologi Luca Queirolo Palmas e Luisa Stagi, oggi e domani a Palazzo Ducale.

"Abbiamo cercato di capire qual'è stata la scintilla delle primavere arabe a partire dalla Tunisia - ha detto Stagi - Sono eventi così vicini grazie a internet e al fatto che quella lingua di mare è veramente un fazzoletto e insieme così lontani.

I movimenti sono sempre inspiegabili".

Queirolo Palmas ha spiegato il titolo del convegno: "eravamo in un quartiere popolare di Tunisi nei giorni in cui è stata scoperta la morte di Giulio e una donna con la quale parlavamo della traversata del Mediterraneo di tanti giovani, ci ha detto "Winou el Chabeb?" che nell'arabo tunisino vuol dire 'dove sono questi giovani?'". La mattinata è stata dedicata alla situazione in Tunisia e Algeria. Hayet Moussa dell'Università Tunis el Manar ha presentato una ricerca sulla percezione della giustizia tra i giovani tunisini dai 18 ai 34 anni, condotta in diverse regioni del suo paese nel 2015 con 70 interviste di due ore ciascuna: "la società tunisina è bloccata e si basa sulla ricchezza e la provenienza sociale. Chi ha i soldi va alle scuole migliori, ottiene i lavori migliori ma il 40 per cento dei giovani diplomati, sopratutto femmine, sono disoccupati".

In un video del documentarista algerino Ahmine Lemnaouer un algerino da 30 anni a Milano osserva: "dov'è tutta questa democrazia delle primavere arabe? Mi pare piuttosto un inverno, questi paesi sono stati pilotati per motivi occulti". Nel pomeriggio è previsto l'intervento dei genitori di Giulio Regeni. (ANSAmed).

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