Rubriche

Frontex, calano arrivi migranti in Ue ma in Italia raddoppiano

Molti da Guinea e Bangladesh. Meno arrivi anche in Grecia

Redazione Ansa

BRUXELLES  - Gli arrivi di migranti verso l'Unione europea continuano a calare a febbraio rispetto a un anno fa, con 10.900 arrivi totali pari a meno di un decimo di quelle del febbraio 2016.

Il numero di arrivi complessivi segna però +46% rispetto a gennaio a causa dell'aumento dei migranti entrati in Ue via l'Italia e la rotta mediterranea, con quasi 9.000 arrivi, più del doppio rispetto al mese precedente.

Sono i dati diffusi da Frontex, secondo cui il numero di migranti arrivati in Italia tra gennaio e febbraio sale a 13.440. L'Italia, spiega Frontex, "ha continuato a far fronte a un'alta pressione migratoria nonostante le condizioni meteo difficili nel Mediterraneo centrale".

Le due nazionalità principali dei migranti giunti sulle coste italiane a febbraio sono Guinea e Bangladesh.

La maggior parte dei migranti africani arriva in Libia via terra, mentre i bengalesi vi arrivano in aereo, soprattutto a Tripoli, via il Medio Oriente, ed entrano nel Paese con un visto di lavoro libico, pagando poi i trafficanti per arrivare sulla costa dove partono i barconi per l'Italia. Il numero di arrivi nelle isole greche, invece, è crollato ad appena un migliaio, un terzo in meno rispetto a gennaio e una minima frazione rispetto a un anno fa, per un totale di appena 2.500 arrivi nei primi due mesi dell'anno. Lo stesso dicasi per gli arrivi alla frontiera di terra della Grecia, con appena 180 arrivi a febbraio.

Le nazionalità principali dei migranti lungo la rotta del Mediterraneo orientale sono Siria, Pakistan e Repubblica Democratica del Congo. La rotta dei Balcani occidentali, invece, ha visto meno di mille attraversamenti illegali dei confini a febbraio, in prevalenza di afghani e pachistani, pari a -36% rispetto a un mese fa e a meno del 3% degli arrivi registrati un anno fa

Leggi l'articolo completo su ANSA.it