(ANSAmed) - RABAT, 6 MAR - La produzione totale di cannabis
tra il 2015 e il 2016 equivale al 23 per cento del Pil del
Marocco. Il rapporto sulle droghe reso noto dal dipartimento di
stato statunitense conferma il ruolo di primo piano che il paese
maghrebino ha sempre avuto come produttore ed esportatore di
cannabis. Nell'anno preso in esame ne ha prodotto circa 700
tonnellate, una quantità record, che "potenzialmente, equivale
al 23% del Pil marocchino". Una cifra che sfiora i 23 miliardi
di dollari, se si immagina il volume d'affari dopo la
trasformazione in hashish.
C'è anche la cocaina che si fa strada: alla fine del 2016 a
Oujda, nel nord del Marocco, ne sono stati sequestrati 250 kg,
in un laboratorio attrezzato per la trasformazione della polvere
bianca, ma è a Dakhla, a Est, che è avvenuto il sequestro record
di 1.230 kg di cocaina, a bordo di una nave.
Il Marocco si è affermato come prima base del continente
africano per le droghe in arrivo dal Sudamerica e dirette in
Europa, tanto che la Dea, l'agenzia americana per il controllo
del traffico di stupefacenti, ha aperto un suo ufficio a Rabat,
quest'anno.
Nelle carceri del Marocco 19mila detenuti, cioè il 25% della
popolazione carceraria, sono stati condannati per reati connessi
al traffico di droga.
Il Marocco ha aggiornato il codice di Procedura penale per
consentire alle forze dell'ordine anche operazioni sotto
copertura e inasprire le pene per i trafficanti. La nuova legge
deve però ancora entrare in vigore.(ANSAmed)
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Marocco, 'produzione di cannabis 2016 pari al 23% del Pil'
Rapporto Usa, 23 miliardi di dollari per 700 tonnellate vendute