(ANSAmed) - TUNISI, 21 FEB - Un collettivo di hacker tunisini
denominato Tunix_Wolf&ZaxTn, ha attaccato ieri la home page del
sito ufficiale del ministero del Lavoro e della Formazione
professionale, sostituendola con un messaggio a favore
dell'abolizione della legge 52 del '92 su consumo e spaccio di
stupefacenti, giudicata da molti antiquata e troppo severa ed
oggetto di acceso dibattito da lungo tempo in Tunisia.
Gli hacker fanno inoltre un appello al governo tunisino perché
liberi tutti i consumatori di droghe leggere che sono rinchiusi
nelle carceri tunisine. Secondo l'Alto Commissariato delle
Nazioni Unite per i Diritti Umani, il 53% dei detenuti in
Tunisia si trova in carcere per reati legati alla droga e, ad
esempio, l'art. 4 della legge 52 punisce il consumatore e il
detentore anche di modiche quantità, in Italia considerate per
uso personale, con la reclusione da uno a cinque anni e con pena
pecuniaria accessoria da 500 a 1.500 euro. La discussione
sull'abolizione della legge 52 si è riaccesa negli ultimi giorni
in Tunisia dopo le dichiarazioni del premier Youssef Chahed e
del presidente della Repubblica Beji Caid Essebsi concordi
nell'affermare che questa legge ha rovinato migliaia di giovani
vite, rinchiudendo in carcere chi ha solamente fumato uno
spinello.
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Tunisia: protesta contro legge droga, piratato sito governo
Riacceso nel Paese dibattito su abolizione legge 52