(ANSAmed) - MADRID, 17 FEB - Alle cinque del mattino, con una
azione visibilmente coordinata, 800 persone hanno preso
d'assalto in quattro punti diversi il 'muro' che separa
l'enclave spagnola di Ceuta dal territorio del Marocco: dopo una
enorme rissa con gli agenti della Guardia Civil in 400 circa
sono riusciti a sfondare e a entrare in territorio europeo,
gridando "Libertà! Libertà!".
E' il primo grande blitz del 2017 dei numerosi migranti
sub-sahariani che cercano di arrivare nell'Unione Europa da una
delle due frontiere terrestri - l'altra è la seconda enclave
spagnola in territorio marocchino, Melilla - fra l'Africa e un
paese comunitario. Un altro simile era avvenuto in dicembre.
Una doppia recinzione metallica alta sei metri con filo
spinato in cima, costruita dalla Spagna per impedire l'ingresso
di clandestini, circonda la città di Ceuta.
Nell'assalto cinque agenti spagnoli sono stati feriti, come
pure circa 35 migranti che hanno riportato fratture, contusioni
e tagli. Altri 55 sono stati invece intercettati prima che
riuscissero a toccare il suolo spagnolo nella 'terra di nessuno'
fra le recinzioni della enclave e respinti verso il Marocco.
Secondo la delegazione del governo spagnolo a Ceuta il blitz
è stato condotto in maniera "violenta e organizzata". Stando ai
dati dell'Agenzia europea delle Frontiere (Frontex), riferisce
Efe, nel 2016 circa mille migranti sono entrati in territorio Ue
'sfondando' il muro di Ceuta e di Melilla. (ANSAmed).
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Migranti: in 800 assaltano 'muro' Ceuta, 400 sfondano
Tensioni in enclave spagnola in Marocco, 5 feriti in ospedale