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Siria: Isis distrugge proscenio teatro romano Palmira

Turchia, 'fine conflitto passa attraverso accordo con Assad'

Siria: Sana, Isis ha distrutto proscenio teatro Palmira

Redazione Ansa

BEIRUT - Sono il teatro romano, risalente al secondo secolo dopo Cristo, e il vicino Tetrapilo, le ultime 'vittime' a Palmira della furia devastatrice dell'Isis, che il mese scorso è tornato ad impadronirsi della città siriana sede del sito archeologico patrimonio dell'umanità dell'Unesco. Maamun Abdulkarim, direttore del Dipartimento per le antichità, ha detto che i jihadisti hanno distrutto il proscenio dell'antico teatro, già usato per le esecuzioni pubbliche di soldati siriani e civili, e il Tetrapilo, una struttura formata di quattro gruppi di quattro colonne ciascuno, sulla strada che porta allo stesso teatro. Soltanto una delle colonne del Tetrapilo, ha tuttavia precisato Abdulkarim, era originale, mentre le altre 15 erano state realizzate in tempi moderni su questo modello antico.
Le nuove devastazioni sono avvenute mentre è atteso per il 23 gennaio ad Astana, in Kazakhstan, l'inizio dei negoziati tra governo e opposizioni sotto l'egida della Russia e della Turchia e dell'Iran. Ankara, che per anni aveva chiesto l'uscita di scena del presidente Bashar al Assad, ha fatto capire oggi di essere pronta a fare marcia indietro su questo punto. Anche se la colpa della guerra è "di Assad", la Turchia deve essere "realistica", accettando che "i fatti sul terreno sono cambiati drasticamente", e quindi "non può più insistere su un accordo senza Assad", ha detto il vicepremier Mehmet Simsek.
La Russia ha auspicato la presenza ad Astana anche di un inviato della nuova amministrazione americana di Donald Trump. E intanto, firmando un accordo con il governo siriano, si è assicurata per altri 49 anni l'uso della base navale di Tartus e di quella aerea di Hmeimim, sulla costa mediterranea.

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