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Tunisia: Oim, 111 casi tratta esseri umani dal 2012

Conferenza su attuazione nuova legge contro fenomeno

Redazione Ansa

(ANSAmed) - TUNISI, 18 GEN - Sono 111 i casi di tratta di esseri umani censiti dall'Organizzazione internazionale per le migrazioni (Oim) in Tunisia dal 2012. Lo ha indicato ai media la rappresentante dell'Oim in Tunisia, Imen Naja, a margine di una conferenza tenutasi a Tunisi per fare il punto sullo stato di attuazione della legge 61 del 3 agosto 2016 sulla prevenzione e contro la tratta di esseri umani. Secondo Naja, l'Oim ha identificato e aiutato 111 vittime, per la maggioranza donne provenienti dall'Africa subsahariana, tra cui 94 dalla Costa d'Avorio, attirate in Tunisia per lavorare come domestiche con contratti di lavoro fasulli. Una volta giunte nel paese nordafricano, molte si sono viste confiscare il passaporto da organizzazioni criminali e obbligate a prostituirsi.

Il ministro della Giustizia tunisino, Ghazi Jeribi, ha sottolineato l'importanza della legge contro la tratta che mette in pratica alcuni principi enunciati nella Costituzione del 2014 sulla preservazione della dignità umana e dell'integrità fisica delle persone. La legge contiene alcuni articoli che puniscono severamente chi si rende responsabile dei reati di tratta e sfruttamento delle persone, con pene fino a 10 anni di reclusione e 50 mila euro di multa.

La Tunisia è al tempo stesso paese di provenienza, di destinazione e di transito della tratta di esseri umani. Sul territorio nazionale le vittime sono principalmente i bambini, le donne e le persone handicappate. La prima forma di sfruttamento è quella della cosiddetta schiavitù domestica e del lavoro forzato, cui segue lo sfruttamento sessuale e la prostituzione vera e propria. (ANSAmed).

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