(ANSAmed) - BELGRADO, 16 GEN - Il commissariato serbo per
l'assistenza ai profughi ha rinnovato oggi l'appello ai migranti
che restano accampati al gelo a Belgrado e nel resto della
Serbia ad accettare la sistemazione nei centri di accoglienza
dove, ha sottolineato, vi è posto a sufficienza per tutti. In un
comunicato, il commissariato ha sottolineato che a nessuno viene
negata l'ospitalità nei centri dove vengono garantiti un posto
al caldo, tre pasti al giorno e assistenza medica.
A Belgrado, secondo il commissariato, sono ancora oltre mille
i migranti e profughi che bivaccano praticamente all'aperto e al
gelo nella zona della stazione degli autobus, a ridosso del
centro della capitale, accampati in locali e magazzini
abbandonati, parcheggi coperti, in tende malmesse che poco
riparano dal freddo intenso di questi giorni.
La gran parte di loro rifiutano di andare nei centri di
accoglienza per timore di essere registrati e trasferiti a sud
al confine con Macedonia e Bulgaria, e di essere quindi poi
rimandati nei Paesi di provenienza. Il commissariato sottolinea
che il proprio personale è vicino 24 ore su 24 ai migranti che
vivono all'addiaccio a Belgrado per informarli e cercare di
convincerli ad accettare il traferimento nei centri di
accoglienza. Quelli che rifiutano, osserva il commissariato, si
assumono il rischio di restare esposti al gelo, con il serio
pericolo di ammalarsi.
In soccorso dei migranti che ancora resistono al freddo a
Belgrado sono mobilitate ong e organizzazioni umanitarie
internazionali come la sezione serba di Unhcr e Medici senza
frontiere che offrono loro coperte, vestiario e scarpe
invernali, cibo, medicinali. Sono tanti anche i privati
cittadini belgradesi che mettono a disposizione generi di prima
necessità. (ANSAmed).
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Migranti al gelo, a Belgrado cresce mobilitazione per aiuti
Autorità serbe rinnovano appelli ad accettare centri accoglienza