(ANSAmed) - IL CAIRO, 26 OTT - Le forze libiche impegnate
nella campagna militare a Sirte hanno liberato sei stranieri: si
tratta di un medico indiano e sei infermiere filippine, che
erano stati catturati dallo Stato islamico mesi fa. Lo ha reso
noto una fonte medica libica al portale di informazione Alwasat,
precisando che i sei erano stati obbligati a collaborare con i
jihadisti e costretti a curare i loro feriti.
Le milizie hanno annunciato in mattinata, sulla loro pagina
Facebook, di "avere lanciato un attacco con l'artiglieria
pesante all'ultimo bastione di Daesh nel quartiere di Al-Guizah
Al-Bahareya".
Venerdì scorso le stesse forze al Bonyan al Marsous avevano
liberato altri cinque stranieri - due turchi, due indiani ed un
bengalese - anche loro caduti nelle mani dell'Isis.
Fonti militari libiche hanno annunciato che due combattenti
dell'Isis, un libico ed un palestinese, sono stati uccisi in
scontri a Sirte, precisando che le milizie hanno ritrovato
all'interno di varie abitazioni nel quartiere Al-Manara, i corpi
carbonizzati di almeno sette persone. Non è chiaro se si tratti
di jihadisti o di civili.
Intanto sul fronte a Bengasi, dove invece sono impegnati i
militari di Tobruk, un soldato delle forze speciali libiche,
Adel Faraj Al-Mesteri, è morto per le ferite riportate
nell'esplosione di una mina vicino all'ospedale internazionale
nella regione di Al-Kawarsha, a ovest della città. Il portavoce
delle forze speciali, Mayloud El-Zawi, ha detto che Al-Mesteri
apparteneva alla brigata 1 che combatteva l'Isis e i gruppi che
sostengono i jihadisti nella regione. El-Zawi ha aggiunto che un
altro militare, Sadeq Bou Azza, è stato ucciso dai terroristi
che lo hanno decapitato.(ANSAmed).
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Libia: media, liberati 6 stranieri rapiti dall'Isis a Sirte
Sono un medico indiano e cinque infermiere filippine