(ANSAmed) - AMMAN, 28 GIU - Tra strette misure di sicurezza e
un nutrito schieramento di polizia, si sono svolti oggi in
Giordania i funerali di Nahed Hattar, il giornalista e scrittore
assassinato domenica ad Amman da un fanatico musulmano per avere
condiviso su Facebook una vignetta anti-Isis considerata
blasfema dai suoi critici.
Centinaia di persone hanno partecipato ai funerali, celebrati
a Fuheis, città natale di Hattar, dove la bara è arrivata
avvolta dalla capitale avvolta nella bandiera nazionale. Tra i
presenti, anche rappresentanti del governo e attivisti di
sinistra. Hattar, nato in una famiglia cristiana, era
dichiaratamente ateo.
I familiari di Hattar hanno accusato il governo per la sua
morte, affermando che la polizia non gli ha fornito la
protezione di cui aveva bisogno.
Lo scrittore, che aveva 56 anni, era conosciuto nel suo Paese
come una figura controversa per gli scritti provocatori.
Domenica sarebbe dovuto comparire in una Corte ad Amman per
rispondere dell'accusa di blasfemia in relazione alla vignetta.
Ma, arrivato davanti alla sede del tribunale, e' stato aggredito
da un uomo, con barba lunga ed una tunica grigia tipica dei
musulmani sunniti ultraconservatori, che gli ha sparato tre
volte a breve distanza. Il killer, arrestato, e' stato
identificato come un predicatore proveniente da una moschea di
un quartiere povero di Amman. Alla polizia, l'imam ha confessato
di essere rimasto "sconvolto" dalla vignetta condivisa dallo
scrittore. (ANSAmed).
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Islam: bandiera giordana su bara scrittore ucciso
Funerali protetti da nutrito schieramento polizia