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Unicef, acqua contaminata per 100mila bambini ad Aleppo

Raid su parte est della città, almeno 11 civili morti

Distruzione ad Aleppo est dopo i bombardamenti aerei russi e governativi siriani (foto fornita dal gruppo di difesa civile dei Caschi bianchi)

Redazione Ansa

ROMA - Ad Aleppo oltre 100.000 bambini sono costretti a bere acqua contaminata. Lo afferma l'Unicef, che ricorda come 5 giorni fa gli intensi attacchi hanno danneggiato le stazioni di pompaggio dell'acqua che fornivano acqua pulita a 250.000 persone nella parte orientale della città di Aleppo. "Oltre 100.000 bambini sono stati costretti a bere acqua da fonti non sicure, o da fori superficiali nelle tubature o da pozze d'acqua che fuoriusciva dai tubi rotti", denuncia l'Unicef. "Privare i bambini di acqua pulita li espone al rischio di epidemie di malattie legate all'acqua e si aggiunge alla sofferenza, alla paura e all'orrore che i bambini ad Aleppo vivono giorno dopo giorno", ha dichiarato Hanaa Singer, rappresentante Unicef in Siria. L'Unicef sta supportando interventi urgenti per riparare i danni alle stazioni di pompaggio dell'acqua.

Inoltre, l'organizzazione dell'Onu ha preso parte ad una missione con convogli inter-agenzie in quattro città: Madaya e Zabadani nella Damasco rurale e Foah e Kefraya nel Governatorato di Idlib. E' stata la prima volta dopo 5 mesi che l'Unicef non entrava a Madaya. "Dallo scorso aprile non siamo più potuti entrare a Madaya. Sono stata lì a gennaio, i bambini erano affamati e nonostante i nostri frenetici sforzi abbiamo visto morire proprio sotto ai nostri occhi un giovane uomo. Nei mesi successivi sono ritornata quando è stato possibile accedere. Ma questa volta non so cosa possiamo trovare", ha dichiarato Rajia Sharhan, nutrizionista Unicef.

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