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Libia: Consiglio stato annuncia che farà le leggi. Tobruk, è golpe

Vertice NY, 'bozza costituzione esca entro 2017'

Da sinistra il premier libico Fayez al-Sarraj, il segretario di stato Usa John Kerry e il ministro degli Esteri Paolo Gentiloni alla riunione ministeriale sulla Libia a New York

Redazione Ansa

IL CAIRO - Il Consiglio di Stato che ha sede a Tripoli ha dichiarato di "essere obbligato ad esercitare tutte le prerogative del Parlamento (di Tobruk, ndr) citate nell'accordo politico", dunque il potere legislativo, "considerata la situazione delicata che sta vivendo il Paese" e che il "Parlamento non esiste ancora" in base all'accordo. Lo ha dichiarato il vice presidente del Consiglio di Stato Mohamed Muazeb, condannando il sostegno della Camera di Tobruk al "golpe" di Haftar nella Mezzaluna. Lo scrive Alwasat. Nella dichiarazione letta il vicepresidente del Consiglio di Stato ha chiesto ai "libici onesti ad unirsi per resistere al golpe militare". "Mentre le milizie progrediscono a Sirte per liberarla assistiamo a chi semina discordia e alle minacce di invasione della capitale", ha proseguito "invitando la missione Onu ad applicare l'accordo politico senza aspettare l'ok del Parlamento" di Tobruk che finora non ha dato la sua fiducia.

Il Consiglio di Stato ha chiesto al Consiglio presidenziale di Sarraj di "proseguire nel suo lavoro per la formazione di un governo per annunciarlo dopo consultazioni solo con i deputati che approvano l'accordo politico". "Condanniamo la chiusura dei porti petroliferi e l'operazione di Haftar", ha aggiunto Muazeb precisando che il "Consiglio di Sarraj si deve assumere la gestione del settore petrolifero". Il Consiglio di Stato è un organo istituzionale consultativo, previsto dall'accordo politico siglato in Marocco nel dicembre del 2015 per rafforzare il controllo sulle nuove autorità. Tale organo può esprimere pareri vincolanti al governo di unità nazionale prima che vengano trasmessi al Parlamento, il quale potrà decidere se accettare o meno le opinioni del Consiglio di Stato.

Tobruk, decisione Consiglio di Stato è 'golpe' 

La decisione del Consiglio di Stato che intende assumersi il potere legislativo sottraendolo al Parlamento di Tobruk è un "tentativo di golpe contro la dichiarazione costituzionale dell'accordo politico", ha denunciato il portavoce della Camera dei rappresentanti (Hor) Abdallah Belihak. Tale mossa, ha aggiunto "è in contraddizione con i principi in base al quale il Parlamento è l'unico potere legislativo nel Paese secondo gli articoli 12 e 13 dell'accordo politico". Lo riporta Alwasat. Belihak ha aggiunto che il suo "Parlamento rifiuta tali atti che contraddicono la dichiarazione costituzionale e le scelte del popolo libico", definendo "una assurdità politica" quanto annunciato dal Consiglio di Stato. "Sono tentativi miserabili e ripetuti che sono contrari al popolo libico e alle sue scelte dopo l'elezione del Parlamento nel 2014".

Kobler, preoccupa decisione unilaterale Consiglio Stato

L'inviato Onu per la Libia Martin Kobler si è detto "preoccupato per la decisione unilaterale presa dal Consiglio di Stato, che contraddice lo spirito dell'accordo politico libico. Le istituzioni libiche devono lavorare insieme mano nella mano", ha scritto su Twitter. "Tutti devono giocare il loro ruolo per l'unità della Libia, il Consiglio presidenziale presentare un Gabinetto, la Camera compiere i suoi compiti secondo l'accordo e il Consiglio di Stato collaborare. Nessuno approfitti della fragile situazione che sta vivendo il Paese", ha aggiunto. Il Consiglio di Stato che ha sede a Tripoli ha dichiarato di "essere obbligato ad esercitare tutte le prerogative del Parlamento (di Tobruk, ndr) citate nell'accordo politico", dunque il potere legislativo, "considerata la situazione delicata che sta vivendo il Paese".

Vertice NY, 'bozza costituzione esca entro 2017'

"Nel corso del prossimo anno, il Governo di accordo nazionale libico deve preparare una transizione pacifica verso un governo permanente ed eletto. Chiediamo con forza che l'Assemblea Costituzionale completi il suo lavoro e presenti il progetto di Costituzione libica per il referendum nel 2017": e' quanto si afferma nel comunicato congiunto al termine della riunione ministeriale sulla Libia con il premier libico Fayez al-Sarraj co-presieduta dal ministro degli esteri Paolo Gentiloni e dal segretario di stato Usa John Kerry.

"Chiediamo al Consiglio presidenziale di presentare un nuovo Gabinetto che deve essere approvato dalla Camera dei Rappresentanti, l'autorità legislativa dello Stato, e chiediamo alla stessa Camera di sostenere la riconciliazione nazionale riunendo tutti i membri del Parlamento e rispettando il suo dovere di tenere un voto libero sul Gabinetto e sull'emendamento costituzione per trasformare l'Accordo Politico Libico (Lpa) in legge senza ritardo", si legge nel comunicato congiunto.

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