(ANSAmed) - ROMA, 26 AGO - Assediata per quattro anni dalle
forze leali al presidente siriano Bashar al Assad, la città
ribelle di Daraya, alle porte di Damasco, si è arresa: secondo
fonti locali citate da vari media internazionali, gli insorti
anti-regime, che hanno raggiunto un accordo con la controparte,
consegneranno le armi e lasceranno Daraya in varie fasi.
Recentemente le forze lealiste sono state accusate di
bombardamenti indiscriminati su Daraya, con l'uso presunto anche
di napalm.
In base all'accordo, riportato dai media siriani come dagli
attivisti anti-regime e citato da Bbc e dal Guardian, a partire
da oggi 700 ribelli potranno lasciare la città con le loro armi
(senza consegnarle, come sembrava in un primo momento) e
spostarsi a Idlib. Mentre i 4.000 civili si consegneranno alle
forze governative e verranno alloggiati in rifugi, anche se in
molti temono rappresaglie e intimidazioni dei governativi contro
i civili della città assediata.
La resa e la fine dell'assedio di Daraya segna un duro colpo
per i ribelli "laici", come quelli dell'Esercito libero siriano
(Els), e una vittoria strategica per Assad. L'accordo, dicono
gli analisti, fa parte dei una nuova strategia del regime, che
usa il "bastone e la carota" per incoraggiare i ribelli ad
arrendersi. (ANSAmed).
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Siria: città ribelle Daraya si arrende a forze Assad
Dopo 4 anni assedio accordo per uscita ribelli e rifugi a civili