(ANSAmed) - GINEVRA, 7 GIU - Sono oltre 10.000 i migranti e i rifugiati morti nel Mediterraneo dall'inizio del 2014 mentre tentavano di raggiungere l'Europa: la soglia dei 10mila è stata superata negli ultimi giorni ed è estremamente inquietante, ha deplorato l'Alto commissariato Onu per i rifugiati (Unhcr) rendendo noto il bilancio.
Il 2016 si sta rivelando un anno particolarmente tragico: dall'inizio dell'anno, oltre 2.800 persone sono morte, contro le 3.771 in tutto l'anno scorso, ha detto il portavoce dell'Unhcr Adrian Edwards ed anche l'Organizzazione internazionale per le migrazioni (Oim) si è detta preoccupata per il numero di morti: i decessi nel Mediterraneo nel 2016 sono quasi mille in più rispetto al totale dei primi sei mesi dello scorso anno (1.838) anche se mancano ancora tre settimane a fine giugno, ha sottolineato l'Oim. Nel 2016, 376 persone sono morte mentre cercavano di raggiungere la Grecia, 2.427 mentre tentavano di approdare in Italia. L'ultimo grave naufragio risale a venerdi' scorso al largo di Creta nel quale si teme abbiano perso la vita 320 persone. L'Oim stima che dall'inizio del 2016 al 5 giugno scorso, un totale di 206.400 migranti e rifugiati sono giunti in Europa via mare, di cui 156.782 in Grecia e 48.527 in Italia. A fine maggio, l'Unhcr ha stimato una probabilità di morte in mare durante la traversata del Mediterraneo pari a uno ogni 81 persone nel 2016, ma in particolare per la rotta dal Nord Africa all'Italia, ritenuta più pericolosa, il tasso probabile di mortalità è considerato più alto: 1 su 23. L'Unhcr ha ribadito quindi l'importanza delle operazioni di soccorso ed il bisogno di "alternative reali e sicure per le persone che hanno bisogno di protezione internazionale". (ANSAmed)
Oltre 10mila migranti morti in Mediterraneo da 2014
Allarme Onu, il 2016 anno tragico con 2800 annegati in sei mesi