(ANSAmed) - RABAT, 4 MAG - In arabo si chiama "backchich" e
c'è anche chi gli ha dedicato insegne di caffè o negozi alla
moda. La "mazzetta" è però il segno tangibile della corruzione.
E, almeno secondo i dati di Transparency International, la ong
che ne misura il grado di diffusione, tra il 2014 e il 2015
quasi un marocchino su due (48 %) se l'è vista scivolare tra le
mani. Il rapporto anticipato da Huffington Post Maroc fotografa
la situazione nella regione compresa tra Medio Oriente e Africa
del Nord, con un campione di 10 mila intervistati in nove paesi.
Il più corrotto dell'area è lo Yemen, dove il 77 per cento di
chi si è sottoposto all'intervista ha ammesso di aver corrotto
qualcuno nel corso dell'anno, poi in classifica si piazza
l'Egitto (50%), tallonato da Sudan e Marocco (48% ex aequo). La
Giordania è in fondo alla classifica (4%) con la Tunisia (9%).
Libano (28), Algeria (14) e Palestina (13) si giocano le
postazioni mediane.
Quanto al Marocco il posto dove lo scambio di backchich è più
frequente, secondo il rapporto, è il tribunale. Quasi un
marocchino su due ha ammesso di aver pagato la mazzetta negli
ultimi 12 mesi, per oliare gli ingranaggi della giustizia. La
polizia (39%), gli ospedali pubblici (38), le motorizzazioni per
la richiesta di patenti o gli sportelli per l'equivalente della
carta d'identità o dei certificati elettorali (33), le
amministrazioni (29) e le scuole pubblica (13) sono luoghi ad
alta tasso di corruttibilità. Ed è più facile che siano i meno
abbienti (66), quelli maggiormente disposti a dare denaro per
"agevolare le pratiche".
Nel rapporto di Transparency quel che emerge è anche la
percezione della corruzione da parte dei cittadini. Un disastro
se si considera che il 33 per cento degli intervistati ritiene
che tutto il settore pubblico sia corrotto. E quanto più il
cerchio si stringe sugli amministratori locali, sui politici di
circoscrizione o i poliziotti di quartiere, tanto più aumenta la
convinzione. Colpa del governo, sostengono gli intervistati
(64%) che non impiega sforzi sufficienti per combattere il
fenomeno. Uno su due è convinto di poter fare qualcosa a suo
rischio, ma il 25 per cento ritiene che ogni sforzo sia inutile.
(ANSAmed).
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Un marocchino su due paga mazzette per un servizio pubblico
Il rapporto di Transparency International sull'ultimo anno