(ANSAmed) - ROMA, 4 MAG - I Gesuiti si vedono costretti a
sospendere "tutte le attività" ad Aleppo", in Siria, a causa
della "eccezionale ondata di violenza". La decisione è stata
presa ieri ma il Centro Astalli l'ha resa nota oggi esprimendo
"grandissimo rammarico". "Fino a nuovo ordine" resteranno chiusi
i centri di distribuzione aiuti, l'ambulatorio e la mensa.
I responsabile del Centro Rifugiati dei Gesuiti - riferisce
il Centro Astalli - raccontano: "Il figlio di un operatore del
Jrs è rimasto ferito al rene; le sue condizioni sono al momento
stabili. Bombe da mortaio sono cadute proprio accanto al centro
di distribuzione e vicino all'ambulatorio gestiti dal Jrs.
Inoltre, fin dalle prime ore del mattino, diverse bombe da
mortaio sono cadute sulla moschea Al-Rahman Mosque accanto alla
mensa del Jrs. Zone in cui abbiamo centri di distribuzione e
dove effettuiamo visite a domicilio alle famiglie più
vulnerabili sono soggette a pesanti e continui bombardamenti".
Padre Camillo Ripamonti, presidente del Centro Astalli
sottolinea: "Oggi è un giorno molto difficile per tutto il Jrs.
Ci appelliamo alle istituzioni nazionali e sovranazionali, alle
organizzazioni internazionali, alle diplomazie attive nell'area
perché sia fatto quanto necessario per stabilire una tregua ad
Aleppo e in tutta la Siria. La popolazione civile è allo stremo.
Bisogna immediatamente aprire una via di pace. Chiediamo inoltre
che l'Europa apra immediatamente canali umanitari per far
giungere la popolazione siriana a chiedere asilo in sicurezza.
Servono visti temporanei e misure di accoglienza e protezione
per uomini e donne vittime incolpevoli di un conflitto che deve
cessare immediatamente".(ANSAmed).
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