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Iraq: Amnesty, sospetti Isis detenuti in condizioni shock

Anche quindicenni. Ritenuti collaborazionisti, ma nessuna accusa

Redazione Ansa

(ANSAmed) - BEIRUT, 3 MAG - Oltre mille detenuti, alcuni anche di 15 anni, sono tenuti rinchiusi in condizioni "scioccanti" in centri di internamento delle forze anti-terrorismo irachene solo perché sospettati di avere collaborato con l'Isis. Lo afferma oggi Amnesty International, precisando che i prigionieri sono stati catturati per strada o a casa dopo il ritiro delle forze jihadiste da diverse località nella provincia di Al Anbar, spesso semplicemente perché non sono fuggiti durante l'occupazione dell'Isis e quindi sono sospettati di collaborazionismo. Ma che nessuno di loro è stato incriminato.

Una delegazione di Amnesty International guidata dal segretario generale, Salil Shetty, ha potuto visitare il 30 aprile scorso uno di questi centri ad Ameriyat al Fallujah, dove 683 uomini e ragazzi sono imprigionati. "I detenuti - ha detto Shetty - sono rinchiusi in locali dove hanno meno di un metro quadrato di spazio ciascuno, costretti a rimanere rannicchiati giorno e notte, impossibilitati a stendersi per dormire e raramente sono portati fuori per prendere aria". "E' stato davvero uno spettacolo scioccante - ha aggiunto il segretario generale di Amnesty - con centinaia di esseri umani stretti l'uno contro l'altro come sardine e tenuti in condizioni disumane e degradanti per mesi". (ANSAmed).

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