(ANSAmed) - ROMA, 29 MAR - Nel 2016 si sono registrati già 88
casi di tortura in Egitto, 8 dei quali hanno avuto esito
mortale. Lo ha detto il portavoce di Amnesty International
Italia Riccardo Noury nel corso di una conferenza stampa al
Senato con i genitori di Giulio Regeni, lanciando un appello al
mondo del calcio affinché le squadre scendano in campo con lo
striscione 'verità e giustizia per Giulio" il 23 e 24 aprile
prossimi.
"Sotto l'attuale ministro dell'interno - ha aggiunto citando
i dati raccolti dalla Ong egiziana El Nadeem- sono aumentati in
modo esponenziale i casi di tortura. Nel 2015 ci sono stati 464
casi di sparizione forzata in carceri segrete o basi militari e
1.676 casi di tortura, di cui 500 finiti con la morte".
Secondo Amnesty, inoltre, "nei giorni in cui è sparito Giulio
si sono registrati altri due casi e tutte e due le persone sono
state ritrovate morte con segni di tortura".
"In obitorio ho riconosciuto Giulio solo dalla punta del naso,
non vi dico quel che gli hanno fatto", ha detto la madre di
Giulio Regeni nel corso della conferenza stampa. Al posto del
viso "solare e aperto" del figlio, ha proseguito, c'era "un viso
piccolo piccolo piccolo, non vi dico cosa gli hanno fatto. Su
quel viso ho visto tutto il male del mondo e mi sono chiesta
perché tutto il male del mondo si è riversato su di lui".
Paola Regeni ha poi sottolineato che quello del figlio non è
un caso isolato in Egitto. "Se ci riferiamo a quel che è
accaduto, e cioè alle torture subite da un cittadino italiano,
allora è probabilmente un caso isolato. Ma altrimenti non lo è
affatto poiché gli stessi amici di Giulio, la parte amica
dell'Egitto, ci hanno detto che lo hanno torturato e ucciso come
un egiziano".(ANSAmed).
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Egitto: Amnesty, 88 casi tortura nel 2016 con otto decessi
Madre Regeni, Giulio torturato e ucciso come un egiziano