(ANSAmed) - ISTANBUL, 11 FEB - Si è aperto stamani a Bodrum,
sulla costa occidentale della Turchia, il processo contro due
siriani accusati di essere gli scafisti del naufragio nel mar
Egeo in cui morì il piccolo Aylan Kurdi, il bimbo curdo-siriano
di tre anni la cui foto sulla spiaggia dopo l'annegamento ha
sconvolto e indignato il mondo.
Davanti al giudice con l'accusa di "traffico di esseri umani"
e "omicidio volontario plurimo" ci sono Muwafaka Alabash e Asem
Alfrhad, per cui il procuratore Akif Tasdemir ha chiesto una
condanna a 35 anni ciascuno. I due cittadini siriani sono
sospettati di aver organizzato il viaggio del gommone di Aylan
diretto all'isola di Kos la notte del due settembre scorso,
finito in tragedia come tanti altri sulla rotta tra Turchia e
Grecia. Oltre al piccolo, nel naufragio morirono anche la madre
Rehan, il fratellino di cinque anni Galip e altre due persone.
Le indagini sulla vicenda proseguono perché le autorità turche
sospettano la complicità di altre sei persone, tra cui quattro
turchi, ancora a piede libero. (ANSAmed).
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Migranti: Turchia, iniziato oggi processo a scafisti Aylan
Procura di Bodrum chiede 35 anni di carcere per 2 siriani