(ANSAmed) - BELGRADO, 23 NOV - Dall'inizio della crisi dei
migranti, l'ambasciatore palestinese a Belgrado Mohamed
Nabhan - servendosi della sua posizione diplomatica e dei suoi
contatti ad alto livello - avrebbe garantito a un gran numero di
migranti facoltosi mediorientali visti per l'ingresso in Serbia
a prezzi elevati, oscillanti fra i 3 mila e i 5 mila euro. Come
riferisce oggi il quotidiano belgradese Blic, a usufruire dei
visti serbi - in grado di facilitare e abbreviare di molto il
viaggio verso i paesi dell'Europa occidentale, in condizioni
sicuramente meno precarie - sarebbero stati cittadini ricchi
provenienti in prevalenza da Palestina, Siria, Iraq e Giordania.
Da gennaio a giugno, scrive il giornale citando fonti dei
servizi di sicurezza, l'ambasciata palestinese a Belgrado
avrebbe inoltrato al ministero degli esteri serbo 43 note con la
richiesta di visto per 122 persone, mentre l'ambasciatore Nabhan
sarebbe intervenuto personalmente a favore di 24 cittadini
mediorientali. Secondo Blic, dietro il traffico di visti serbi
esisterebbe una vasta rete illegale della quale farebbero parte
fra gli altri trafficanti di armi e proprietari di hotel di
lusso nella capitale serba. Di regola, precisa Blic,
l'ambasciatore palestinese chiedeva il rilascio dei visti serbi
presso il consolato di Serbia a Istanbul, citta' dove il
diplomatico avrebbe importanti contatti. (ANSAmed)
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Migranti: media,scandalo visti ambasciatore Palestina Serbia
Per migranti facoltosi da Medioriente prezzi fino a 5 mila euro