(ANSAmed) - ISTANBUL, 1 LUG - La Turchia ha rafforzato la sua
presenza militare al confine con la Siria inviando carri armati
e batterie di missili. Le unità dell'esercito schierate lungo il
confine sono inoltre state poste in stato di "massima allerta".
Lo riferiscono diversi media locali. Mezzi armati blindati e
personale militare della 5 Brigata corazzata sono stati
collocati ieri nella provincia sudorientale di Kilis. Batterie
di missili sono invece state mandate sulle colline di Karkemis,
nella provincia di Gaziantep, un punto strategico per il
controllo del vicino territorio siriano.
Il rafforzamento della presenza militare di Ankara alla
frontiera è stato deciso a seguito dell'intensificarsi degli
scontri tra Isis e miliziani curdi degli ultimi giorni. Secondo
vari media, i combattenti jihadisti avrebbero minato parte del
territorio siriano compreso tra Karkemis e Jarabulus, nella
provincia di Aleppo, appena oltre il confine turco. Diverse
trincee sarebbero anche state scavate con l'obiettivo, tra
l'altro, di ostacolare un eventuale passaggio di mezzi blindati
in caso di sconfinamento dell'esercito di Ankara. Alcune trincee
sono state scavate anche dai militari turchi a Nusaybin, nella
provincia di Mardin, situata di fronte alla città curdo-siriana
di Qamishli.
Secondo il quotidiano Bugun tutte le unità schierate lungo il
confine sono state poste in stato di "massima allerta" per 24
ore, mentre il ministero dell'Interno ha organizzato riunioni
con governatori e vertici della polizia delle province
interessate per stilare un piano d'azione per gestire eventuali
agitazioni popolari in caso di intervento armato. (ANSAmed).
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Siria: Turchia schiera carri armati a confine
Sale tensione, esercito in stato di massima allerta