(ANSAmed) - MADRID, 30 GIU - Oltre 31mila matrimoni fra
coppie delle stesso sesso sono stati celebrati in Spagna da
quando è entrata in vigore, nel giugno 2005, l'allora molto
contestata legge sui matrimoni gay, che aveva provocato vibranti
proteste della chiesa cattolica e dell'opposizione
conservatrice.
I matrimoni omosessuali ora rappresentano il 2% dell'insieme
delle unioni legali nel paese. La Spagna dell'allora premier
socialista José Luis Zapatero fu il quarto paese del mondo a
legalizzare i matrimoni omosessuali dopo Olanda, Belgio e
Canada.
La legge fu approvata dal parlamento di Madrid con 187 voti a
favore e 147 contrari. I matrimoni gay sono riconosciuti ora in
22 paesi fra cui gli Usa. In Spagna le unioni fra omosessuali
oggi sono ormai praticamente routine. Dal 2005 si sono sposate
19.410 coppie di uomini e 12.200 di donne. Fino al 2013, sono
state 1.850 le coppie omosessuali che hanno divorziato.
Da domani iniziano a Madrid le celebrazioni del Gay Pride
2015, che prevedono fra l'altro una sfilata sulla Gran Via con
la partecipazione di decine di migliaia di spettatori. Per la
prima volta il Comune, ora a guida Podemos, e la Regione di
Madrid, presieduta dalla Pp Cristina Cifuentes, hanno esposto
per l'occasione bandiere arcobaleno sulle facciate delle loro
sedi a Plaza Cibeles e a Puerta del Sol. (ANSAmed).
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Nozze gay: Spagna, oltre 31mila in dieci anni
Dopo legge Zapatero, da domani festa Gay Pride Madrid