(ANSAmed) - AOSTA, 10 GIU - Garantire l'autenticità delle
eccellenze agroalimentari valdostane è l'obiettivo del progetto
Sicpa, avviato in concomitanza con la società Expo Vda.
L'iniziativa riguarda i prodotti Dop, i vini Doc e il liquore Ig
Genepy, per un totale di circa produttori che saranno coinvolti
nella prima fase. L'etichetta antifrode sarà posta sui quattro
prodotti valdostani a denominazione di origine protetta: la
Fontina, il Fromadzo, lo Jambon de Bosses e il Lard d'Arnad.
Conosciuta in tutto il mondo, la Fontina è un formaggio
prodotto da latte intero e crudo, lavorato nel più breve tempo
possibile dopo la mungitura, proveniente da razze bovine
valdostane alimentate con erba verde nel periodo estivo e con
foraggio nei mesi invernali. Dopo almeno 80 giorni di
stagionatura si procede con la marchiatura. La pasta è elastica
e morbida, il colore va dall'avorio al giallo paglierino.
Il Fromadzo è prodotto con latte di mucca proveniente da
almeno due mungiture, eventualmente addizionato con percentuali
minime di latte caprino. Semidolce quando è fresco, diviene più
pronunciato, leggermente salato, talvolta con una punta di
piccante, quando raggiunge una maggiore stagionatura. La
maturazione va da 60 giorni a 14 mesi. La pasta ha una struttura
elastica e compatta.
Il Jambon de Bosses è un prosciutto crudo speziato con erbe
di montagna, prodotto a 1.600 metri di altitudine, nell'omonima
località della valle del Gran San Bernardo. I primi documenti
che ne testimoniano la produzione risalgono al 1397. Le due
particolarità sono legate all'abilità dei "maturatori" e alle
caratteristiche ambientali. La maturazione può durare da un anno
a 24 mesi.
Il Lard d'Arnad è una complessa miscela di acqua, sale, erbe
aromatiche e spezie, sapientemente unite al lardo. Il sapore
ricorda le erbe usate nella salamoia: ogni fetta è bianca al
taglio, con possibile leggero strato di carne e cuore
leggermente rosato. Viene conservato in appositi contenitori
(doïls) di castagno, rovere o larice. La prima indicazione della
sua produzione risale al 1763.
La Valle d'Aosta vanta anche un'ampia e qualificata gamma di
vini di montagna, riuniti sotto un'unica Denominazione di
origine controllata, "Valle d'Aosta-Vallée d'Aoste", declinata
in sette sottodenominazioni di area (Blanc de Morgex et de La
Salle, Enfer d'Arvier, Torrette, Nus, Chambave, Arnad/Montjovet,
Donnas) e 15 di vitigno. I produttori del Valle d'Aosta Doc sono
riuniti nell'Association viticulteurs encaveurs du Val d'Aoste.
Infine il Genepì, liquore che ha ottenuto il riconoscimento
dell'Indicazione geografica (Ig) nel febbraio scorso. Si tratta
di un liquore di origine antichissima, dal sapore molto
gradevole e dalle proprietà digestive e balsamiche. Si produce
attraverso l'infusione prolungata in soluzione idroalcolica a
freddo oppure la distillazione d'infuso di steli fiorali di
genepì nero (Artemisia spicata Wulfen) e/o genepì bianco
(Artemisia umbelliformis Lam.), con l'aggiunta di sciroppo di
zucchero.
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