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Spagna: scoperto omicidio più vecchio del mondo

Giovane ominide fu assassinato ad Atapuerca 450mila anni fa

SPAGNA: RISOLTO CASO OMICIDIO PI VECCHIO DEL MONDO

Redazione Ansa

(di Francesco Cerri) - MADRID - Di che fare impallidire Sherlock Holmes o Hercule Poirot, gli storici maestri della letteratura poliziesca creati da Arthur Conan Doyle e Agatha Christie: lavorando insieme paleontologi, medici legali e polizia scientifica spagnoli sono riusciti a fare luce sull'omicidio più vecchio del mondo, perpetrato 450mila anni fa in quello che oggi è uno dei siti paleontologici più celebri del pianeta, Atapuerca, vicino a Burgos.

La vittima fu un giovane ominide 'Homo Antecessor', assassinato con un corpo contundente, forse una pietra acuminata, o una sorta di clava, il cui corpo venne poi gettato dopo il delitto dall'omicida o dagli omicidi in un pozzo di 13 metri di profondità oggi chiamato la Sima de los Huesos, l'Abisso delle Ossa. Una cavità nella quale paleontologi e archeologi hanno trovato i resti di 28 esseri umani, per lo più in frammenti. Con un lavoro da certosini durato oltre 20 anni hanno ricostruito fra l'altro 17 crani. E l'ultimo, ricreato con un puzzle di 56 pezzetti e battezzato Cr-17, ha fatto fare un balzo di sorpresa ai ricercatori. Cr-17 reca infatti le tracce evidenti di due fratture di dimensioni identiche, una accanto all'altra. Gli 'inquirenti' di Atapuerca, hanno subito sospettato il colpo grosso. Hanno applicato le tecniche di indagine criminale più moderne, le stesse che nessuno ormai ignora grazie ai serial tv: scanner, infrarossi, Tag, ricostruzione digitale. Le loro conclusioni sono senza appello.

L'antenato di Atapuerca non morì per un incidente, o per cause naturali: fu assassinato, con due colpi sferrati in rapida successione dall'alto verso il basso, da destra verso sinistra, con un oggetto contendente. Ma Cr-17 ha permesso agli studiosi di Atapuerca di fare un grosso passo avanti per capire perchè nell'Abisso delle Ossa siano stati trovati i resti di 28 neanderthaliani. Fra le ipotesi studiate finora, che fossero stati trascinati lì da grandi carnivori per divorarli con comodo, una serie di cadute accidentali, un micidiale smottamento di terreno: la soluzione del caso suggerisce invece che in realtà l'Abisso possa essere stato un luogo di sepoltura.

"Siamo forse davanti al primo atto di sepoltura" della storia dell'umanità, ha detto a El Mundo Nohemi Sala, che ha diretto lo studio del 'dossier Cr-17'. Certo mancano 'ancora' il movente e l'identità dell'assassino. "Dopo 450mila anni è difficile che ci sia ancora la pistola fumante", ha ammesso Sala, dell'Università Complutense di Madrid. Si hanno però alcuni elementi dell'identikit dell'omicida. Non era mancino, i colpi sono stati sferrati da destra e con ogni probabilità era vigoroso. Dopo 450mila anni, in ogni modo, chiunque sia stato conta ben poco. Almeno per la giustizia umana, la prescrizione questa volta e' fuori discussione. (ANSAmed).

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