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Francia: punito prof filosofia che criticò Charlie

Escluso da un liceo di Poitiers nonostante assoluzione tribunale

Redazione Ansa

(ANSAmed) - PARIGI, 4 MAG - "Je suis Franois": solidarietà in Francia per Francois Chazerans, ex-professore di filosofia al liceo Victor Hugo di Poitiers, pesantemente punito dalla commissione disciplinare per bollato come "mascalzoni" i disegnatori di Charlie Hebdo.

L'8 gennaio, all'indomani della strage dei fratelli Kouachi, il prof viene invitato dagli studenti a dibattere dell'attentato che ha colpito la Francia.

Lui non ha nulla in contrario. Appena poche ore prima, la stessa ministra dell'Istruzione, Najat Vallaud-Belkacem, ha invitato i docenti ad affrontare il caso tra i banchi di scuola.

Per due ore, dalle dieci a mezzogiorno, Chazerans - che alcuni paragonano al professor John Keating dell'Attimo fuggente - parla di giustizia, libertà d'espressione, razzismo, origini del terrorismo. Un dibattito come un altro, tra i tantissimi che tiene ogni settimana con i suoi studenti. Se non fosse che dieci giorni dopo arriva la convocazione del preside e di due ispettori del ministero. "Siamo qui per scrivere un rapporto che questa sera sarà sulla scrivania del rettore e domani su quella della ministra", avvertono. Motivo? L'insegnante è accusato da alcuni genitori di aver detto che "i militari inviati nei Paesi in guerra sono l'imperialismo" e "i mascalzoni di Charlie Hebdo hanno meritato di essere stati assassinati".

Apologia dl terrorismo? Il rettore dell'Accademia di Poitiers, Jacques Moret, prende la vicenda molto sul serio.

Chazerans viene sospeso e la giustizia incaricata di studiare il caso. L'indagine penale escluderà ogni ipotesi di apologia del terrorismo. Chazernas ha effettivamente parlato dei "mascalzoni" di Charlie ma in "alcun modo ha mai sostenuto l'azione dei terroristi", sintetizza il procuratore, Nicolas Jacquet. "Ho pronunciato la parola mascalzoni pensando allo Charlie di quando ero ragazzo. Non amavo ciò che erano diventati, per me, avevano preso una piega un po' razzista, allora mi sono permesso una piccola provocazione in stile Charlie", si difende lui, 55 anni, che sul web è diventato il simbolo del prof libero, impegnato e anticonformista, al servizio dell'emancipazione degli spiriti.

La vicenda giudiziaria viene definitivamente archiviata. Ma i guai continuano sul fronte accademico. Dopo un consiglio disciplinare, il 13 marzo, Chazerans viene escluso dal liceo di Poitiers e trasferito in una scuola della piccola cittadina di Deux-Sèvres, a ottanta chilometri da lì.

una sanzione pesante, anche perché in passato l'insegnante venne richiamato più volte per uscite "fuori luogo" nei dibattiti con gli studenti. Lui si è sempre difeso dicendo che un corso dove si insegna la filosofia deve porre delle domande, minare le certezze, seminare il dubbio anche attraverso la provocazione.

Mentre in tanti chiedono il suo "immediato reintegro", il prof dalla barba folta si appresta ora a sporgere denuncia al Tar. Ma in Francia si incendiano gli spiriti anche per l'ultima pubblicazione di Emmanuel Todd. Nel libro 'Qui est Charlie?', in vendita dal 7 maggio, lo storico e demografo francese mette in dubbio il cosiddetto spirito unitario delle manifestazioni dell'11 gennaio, quando quattro milioni di francesi scesero in piazza per solidarizzare con i morti di Charlie Hebdo e difendere la libertà d'espressione. Per Todd, si tratta di una "vera e propria impostura", in quanto quei cortei videro sfilare le classi più abbienti e diplomate. Mentre le frange più disagiate della società, a partire dalle banlieue, rimasero fuori. (ANSAmed).

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