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Tunisia: futuro piu' roseo per chi rovista tra rifiuti

8000 'barbech' cercano cose da recuperare in spazzatura

I raccoglitori di rifiuti contribuiscono al 60% della raccolta differenziata in Tunisia

Redazione Ansa

(ANSAmed) - TUNISI - In Tunisia è ancora possibile vederli rovistare tra le pattumiere delle vie delle città in cerca di rifiuti riciclabili, plastica, metalli da rivendere. Li chiamano ''barbech'' (coloro che frugano), versione moderna dei roubavikia (robivecchi), sono circa 8.000 ed il loro 'lavoro' consiste precisamente nel girare porta a porta per raccogliere materiali riciclabili e oggetti usati che abbiano ancora qualche valore. Ovviamente e' una vita durissima, ma fortunatamente per loro le due ammnistrazioni comunali di Etthadhamen (Tunisi) e la Marsa, insieme all'Agenzia di cooperazione tedesca Giz e l'associazione di esperti sul riciclaggio di rifiuti solidi urbani del Maghreb e Mashreq 5Sweep-Net), nell'ambito di un progetto pilota sull'integrazione strutturale del settore della gestione comunale dei rifiuti in Tunisia, ha creato l'Association des Berbechas d'Ettadhamen Mnihla e quella della Marsa. In programma per gli aderenti seminari di formazione sulla previdenza sociale, l'attivazione di micro-crediti, l'offerta di una vaccinazione antitetanica; oltre all'attivazione di campagne di sensibilizzazione. Recentemente una giornata informativa nel quartiere di Ettadhamen (Tunisi) ha consentito ai cittadini di conoscere le condizioni difficili di questo mestiere e nello stesso tempo di imparare come buttare in maniera intelligente i rifiuti in vista della possibilità di un loro riutilizzo. L'esperienza in materia dei barbech non e' affatto da sottovalutare, affermano gli esperti di Sweep-Net, basti pensare che con il loro operato contribuiscono a circa il 60% del totale della raccolta differenziata in Tunisia. (ANSAmed)

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