(di Emanuele Riccardi)
(ANSAmed) - ROMA, 7 GEN - Wolinski e Cabu, due tra i più
grandi. Charb, il direttore, anche lui vignettista satirico come
i primi due, dal 2013 sulla lista nera di al Qaida. Bernard
Maris, un famoso economista che da anni firmava la sua rubrica
Oncle Bernard, zio Bernardo. L'attentato contro Charlie Hebdo ha
decimato la redazione dello storico settimanale satirico
francese, nato sulle ceneri di Hara Kiri Hebdo, proibito in
Francia nel 1970 dopo una copertina giudicata insultante nei
confronti del generale De Gaulle, appena morto. Una strage che
ha colpito il mondo dei vignettisti, particolarmente dinamico in
Francia, dove il primo a rendere omaggio alle vittime dei
terroristi è stato il caricaturista di Le Monde Plantu. La sua
mano, con una matita rossa sangue, scrive: "Con tutto il cuore
con Charlie Hebdo".
Charb, 47 anni, lascia con una vignetta davvero profetica,
pubblicata nei giorni scorsi. "Ancora nessun attentato in
Francia", si legge sul disegno, mentre un talebano armato
risponde: "Aspettate. Abbiamo tempo fino a fine gennaio per
farci gli auguri". Stéphane Charbonneau - questo il vero nome -
si era sempre detto pronto a morire in piedi piuttosto che
rinunciare alla libertà di espressione di cui Charlie Hebdo si è
sempre proclamato paladino in Francia, pubblicando, tra l'altro,
anche le vignette del profeta Maometto, quelle che nel 2006
dalla Danimarca avevano infiammato tutto il mondo islamico,
provocando numerosi morti. A France Info lo stesso Charb
spiegava che la caricatura, in particolare quella più dura ed
intransigente, permetteva di "sublimare la violenza: chissà cosa
saremmo diventati senza la matita". E agli islamici che lo
accusavano di essere blasfemo, Charb aveva risposto,
spiazzandoli: perché non fate una rivista satirica contro di
noi, i laici?
George Wolinski, 80 anni, era molto famoso anche in Italia,
dov'è stato rivelato dal Linus di Oreste del Buono. Nato a
Tunisi nel 1934, era considerato uno dei maestri del fumetto
erotico francese, molto attento alla condizione femminile,
sedicente "simpatico fallocrate" in un universo femminile sempre
più libero e liberato in un paese come la Francia. Era anche un
ottimo scrittore. Cabu, 77 anni, è considerato un gigante del
reportage a fumetti, ed aveva una tecnica quasi fotografica,
oltre ad un senso del racconto dal ritmo cinematografico. E'
diventato famoso con il Grand Duduche, una sorta di studente
'nerd', alto e con gli occhialini tondi simili a quelli del suo
autore. Ha coniato anche la figura del 'Beauf' (il cognato),
cioè il francese medio e di mezza età, con la pancia e i baffi
spioventi, un vero e proprio re della banalità e del luogo
comune. Tignous, 58 anni, infine. Bernard Verlhac, questo il suo
vero nome, era forse il meno famoso dei quattro vignettisti-star
di Charlie Hebdo, ma era altrettanto caustico dei suoi colleghi.
Due esempi tra gli altri: la copertina di Charlie Hebdo dedicata
a Gerard Depardieu pronto a scappare in Belgio per non pagare le
supertasse francesi ("Può il Belgio accogliere tutto il
colesterolo del mondo?" si legge accanto al 'faccione'
dell'attore). E quella sul post primavera araba. Sotto la
didascalia "Dopo la primavera araba, l'estate araba", si vede
una giovane donna in topless con il viso nascosto da un hijab.
(ANSAmed).
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Decapitato Charlie Hebdo, la strage dei vignettisti
Uccisi il direttore Charb e le 'star' Wolinski, Cabu e Tignous