(ANSAmed) - ROMA, 7 GEN - La solidarietà, lo sgomento, la
rabbia corrono sui social dopo l'attacco alla redazione di
Charlie Hedbo a Parigi che ha provocato 12 morti e 8 feriti,
secondo l'ultimo bilancio delle autorità francesi.
Su Twitter, in particolare, sono di tendenza due hasthag: il
primo #CharlieHebdo dove si rincorrono le notizie e i commenti;
il secondo, diventato quasi virale, #JeSuisCharlie, dove si
susseguono appelli e messaggi di solidarietà ai familiari delle
vittime del massacro.
L'ambasciata americana a Parigi ha anche cambiato la sua
icona Twitter in #JeSuisCharlie, in segno di sostegno alla
Francia. "La libertà di espressione è un diritto umano", ha
twittato Amnesty Italia. "#JeSuisCharlie è l'hashtag per chi non
vuole smettere di essere libero", twittano i più sul social. E
ancora "Noi penna. Voi kalashnikov. Noi risata, tolleranza,
libertà e vita. Voi silenzio, morte che vi divorerà. La penna
non si fermerà", twitta Andrea.
Molti rilanciano le foto del direttore Charb e dei
vignettisti Cabu, Tignous e Wolinski uccisi nell'attacco. Il
ministro italiano degli Esteri Paolo Gentiloni ha twittato "la
stampa libera, ma libera veramente #Wolinski #JeSuisCharlie". Il
vignettista Vauro ha aggiornato il proprio profilo con il logo
#JeSuisCharlie e ha realizzato una vignetta in cui la morte ride
sfogliando le pagine di Charlie Hedbo.
Anche su Facebook è scattata la gara di solidarietà, ricordo
e denuncia con la pagina 'Je Suis Charlie' che continua a
raccogliere 'Mi piace'.
Non mancano purtroppo, sia su Facebook che su Twitter, quanti
esprimono gioia per l'attacco alla redazione del giornale
satirico francese, alimentando polemiche e discussioni al limite
del decoro.
Leggi l'articolo completo su ANSA.it
Charlie Hebdo: #JeSuisCharlie, solidarietà sui social
Vauro dedica vignetta con morte che ride sfogliando il giornale