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Terrorismo: forum su sicurezza Golfo, minaccia non solo da Isis

Attenti a legami con Al Qaida-Fratellanza, Usa ammette errori

Redazione Ansa

(Di Alessandra Antonelli) (ANSAmed) - DUBAI - Se lo Stato Islamico (Isis) e' al momento l'organizzazione terroristica catalizzatrice dell'interesse internazionale, anche Al Qaida e i Fratelli musulmani rappresentano una minaccia e l'attenzione non deve essere distolta dalla rete di legami tra i vari gruppi. E' quanto e' emerso al "Forum sulla sicurezza futura del Ccg: combattere l'estremismo" che ha riunito ad Abu Dhabi accademici ed esperti della politica e della sicurezza.

I Fratelli musulmani, movimento politico di origine egiziana salito al potere al Cairo con il governo Morsi ma ritenuto illegale in Arabia Saudita e Bahrein e terroristico negli Emirati Arabi Uniti (Eau) "non deve essere sottovalutato", ha dichiarato Tariq Fahmi, direttore del Dipartimento politico e strategico al Centro nazionale per gli studi mediorientali.

Le minacce sono molteplici e il ruolo dell'Isis e' stato "esagerato", ha sostenuto dal canto suo il capo delle forze di sicurezza emiratine, Dahi Khalfan Tamimi. "Non sono d'accordo con il presidente americano Barack Obama sulla necessita' di una campagna a lungo termine contro Daesh (nome arabo dell'Isis, ndr)", ha detto il generale. "Il potere di Daesh e' stato esagerato per ragioni sconosciute. Forse per favorire i produttori di armi", ha ipotizzato, ricordando che e' l'intero blocco Isis-Al Qaida-Fratelli musulmani a dover essere sconfitto.

Gli errori di valutazione degli Usa, del resto, sono stati apertamente denunciati ed ammessi.

"Non c'e' modo di tornare indietro. Il mio paese, nonostante le migliori intenzioni, ha fatto degli errori in passato, ma ha imparato la lezione ed e' disposto a sedere con i propri partner e discutere metodi per non incorrere negli stessi errori", ha detto Peter Pace, gia' presidente dello Stato maggiore delle forze armate statunitensi.

L'accento sulle possibili minacce alla sicurezza del Consiglio di Cooperazione del Golfo (Ccg) che comprende Arabia saudita, Kuwait, Qatar, Bahrein, Eau, Oman, non ha toccato solo l'estremismo ideologico ma e' stato messo anche su questioni regionali molto concrete come il conflitto israelo-palestinese.

"Anche il profondo senso di ingiustizia fomenta gli estremismi violenti", ha sostenuto Ahmad Thani Al Hameli, del centro Trends Research and Advisory, accennando all'annunciato veto americano atteso al prossimo Consiglio di sicurezza dell'Onu riguardo la risoluzione che prevede la fine dell'occupazione israeliana dei Territori palestinesi entro il 2017.(ANSAmed).

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