(ANSAmed) - ROMA, 27 NOV - "Non ci rassegniamo ad una Libia
divisa e in guerra". Lo ha detto il ministro degli Esteri, Paolo
Gentiloni, in una conferenza stampa con il collega britannico
Philip Hammond, con il quale si è trovato d'accordo sul fatto
"che non può esserci una soluzione militare in Libia, ma bisogna
rilanciare l'iniziativa di dialogo portata avanti dall'Onu".
Solo il successo di quell'iniziativa "può gettare le basi di
interventi di peace-keeping", ha aggiunto, annunciando che la
Libia sarà al centro del prossimo vertice Nato.
Intanto oggi le milizie filo-islamiche di Alba della Libia
(Fajr Libya) hanno attaccato una base militare di Zuwara, a
ovest di Tripoli, riferiscono media locali.
Fonti militari dicono che la base è sotto una pioggia di
bombardamenti con armi pesanti da tre lati e che le milizie
stanno per prenderne il controllo. Gli scontri hanno causato un
morto e quattro feriti. Un corridoio sarebbe stato aperto per
consentire ai civili di lasciare la zona per rifugiarsi a Jabal
al Gharbi, sulle Montagne occidentali.
Fonti militari hanno inoltre dichiarato che le forze speciali
controllano diversi quartieri di Tripoli, dopo i raid dei giorni
scorsi contro le milizie filo-islamiche che dominano la
capitale. Le stesse fonti riferiscono inoltre che 9 soldati
libici sono morti negli scontri di stamani contro gruppi armati
a Derna e a Bengasi, nell'est della Libia. (ANSAmed).
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Libia: Gentiloni, non rassegnarsi a Paese diviso e in guerra
Attacco filoislamici a base militare, forze speciali a Tripoli