(ANSAmed) - ROMA, 27 NOV - Circa tremila fra donne e bambini
di nazionalità nigerina saranno espulsi dall'Algeria perché
considerati "migranti in posizione irregolare e senza lavoro".
Secondo il primo ministro nigerino Brigi Rafini, che ha
parlato davanti al Parlamento di Niamey, il 76% dei 3.000
destinatari dei provvedimenti d'espulsione è composto da
bambini, il 24% da donne, che, per ammissione dello stesso
premier in Algeria esercitano la mendicità e vivono in
condizioni di estrema povertà.
L'Algeria ha reso noto che si farà carico delle spese per
riaccompagnare gli espulsi alla frontiera del nord del Niger,
dove poi saranno presi in carico dalle autorità di Niamey.
Il Niger è uno dei Paesi più poveri del mondo, ma anche
quello con il più alto tasso di natalità.
Molti nigerini, per sfuggire alla povertà, migrano in massa
clandestinamente verso il Paesi del Nord Africa, dove però non
trovano lavoro. In alcuni casi viaggi dal Niger al Nord si sono
conclusi con tragedie, come quella recente che ha visto una
novantina di migranti, in maggior parte donne e bambini, morire
di stenti e sete nel deserto algerino. (ANSAmed).
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Algeria: immigrazione, presto espulsi 3.000 donne e bambini
Senza permesso soggiorno e mezzi per vivere, è esodo dal Niger