Rubriche

Golfo: sì a contratto minimo unificato per domestici

8 ore di lavoro, riposo garantito, stop confisca passaporto

Donne indonesiane in procinto di andare in Arabia Saudita

Redazione Ansa

(ANSAmed) - DUBAI - I sottosegretari dei ministeri del Lavoro dei paesi del Consiglio del Golfo hanno deciso di introdurre un contratto minimo, unificato, per i lavoratori domestici.

Il documento, rivolto alla domestiche e baby-sitter che soggiornano preso le famiglie dei paesi del blocco - Arabia Saudita, Kuwait, Qatar, Bahrein, Emirati Arabi Uniti ed Oman - stabilisce che l'orario di lavoro debba essere limitato ad otto ore giornaliere, con un massimo di due ore di straordinario e con biglietto aereo di ritorno al paese di origine garantito.

"Devono inoltre essere garantiti un alloggio decente ed il diritto al giorno di riposo settimanale, " ha dichiarato Jamal Al Dosari, direttore generale dell'Autorita' per il lavoro in Kuwait al termine della riunione dei sottosegretari che si e' svolta nell'emirato.

Il contratto argina anche i soprusi denunciati in passato dalle organizzazioni di difesa dei diritti umani. I datori di lavoro non potranno piu' confiscare o custodire i passaporti, impedire di uscire fuori casa o di viaggiare.

Nelle sei monarchie petrolifere i domestici presso famiglie sfiorano i 2,5 milioni e provengono principalmente da Filippine, Thailandia, Sri Lanka ed Etiopia. Per entrare in vigore il contratto necessita ancora della firma dei ministri del lavoro mentre in sospeso rimane il controverso sistema della Kafala, ovvero il sistema chiuso di sponsorship che impedisce ai lavoratori di spostarsi da un datore di lavoro all'altro senza previo assenso del primo.

La rigidita' del sistema ' stata finora giustificata dall'investimento iniziale in visto e spese di formazione sostenute dal datore di lavoro.

(ANSAmed)

Leggi l'articolo completo su ANSA.it