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Violenza: Religions for Peace, 'Donne fedi diverse unitevi'

E' messaggio lanciato oggi a Roma da 'Donne in dialogo'

Redazione Ansa

(ANSAmed) - ROMA, 25 NOV - Donne di tutte le religioni unitevi contro la violenza di genere. E' questo il messaggio lanciato oggi dal gruppo 'Donne in dialogo' di 'Religions for Peace' Italia, organizzazione non governativa internazionale - tra le principali al mondo nel suo genere - che si pone come obiettivo d'azione la promozione della pace attraverso la cooperazione interreligiosa.

Stamattina a Roma le appartenenti al gruppo hanno animato l'incontro 'Un tetto di pergamena' sul ruolo delle religioni (in particolare nelle interpretazioni retrograde e maschiliste) nel destino delle donne. "Abbiamo voluto richiamare il 'tetto di vetro' che denunciavano le femministe negli anni Settanta", ha spiegato la coordinatrice Franca Eckert Coen. "Il tetto di vetro - ha aggiunto - è qualcosa che non vedi, ma che ti limita. Allo stesso modo, noi vogliamo capire se i testi sacri, evocati nel titolo del nostro incontro dalla 'pergamena', proteggano o al contrario opprimano le donne". La questione è stata affrontata da esponenti di sette fedi differenti: cattolica, ebraica, musulmana, valdese, bahai, sikh, buddista. Hanno parlato anche esperti di questioni di genere e di sociologia, come la professoressa Maria Immacolata Macioti, che ha offerto una panoramica sui doveri religiosi e sociali imposti alle donne in numerosi contesti religiosi e tradizionali. E dopo i professori, è stato il turno degli studenti, che hanno scaldato la sala con il loro entusiasmo di adolescenti.

Una sessantina circa di liceali (dell'istituto Joyce di Ariccia e Vailati di Genzano) ha presentato due video e una rappresentazione teatrale, frutto di un lavoro sulle difficoltà che le donne sono chiamate a superare, in tutto il mondo, e sui grandi esempi a cui possono ispirarsi nel loro cammino. Tre nomi su tutti: Madre Teresa, Rita Levi Montalcini e Malala. Alla fine, in molti tra il pubblico avevano gli occhi lucidi. "La lotta contro la violenza sulle donne è anche un passaggio di testimone da una generazione all'altra", ha sottolineato Anna Coen, membro di 'Donne in dialogo' ed esponente delle comunità ebraica romana. E dalle insegnanti è arrivata una proposta: "La scuola inserisca questo argomento tra le materie curriculari". (ANSAmed).

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