(di Aldo Baquis)
(ANSA) - TEL AVIV, 24 NOV - "Mi chiamo Ahmad": con queste
parole innocue inizia una canzone del popolare cantante
israeliano Amir Benayoun, che desta accese polemiche in Israele.
Perché l'Ahmad in questione, nelle strofe successive, si rivela
personaggio ambiguo e diabolico: oggi "moderato e sorridente",
domani pronto a "mandare all'inferno un ebreo o due".
Nel clima infuocato delle ultime settimane, mentre le
relazioni fra ebrei e musulmani in Israele sono particolarmente
tese, la canzone di Benayoun non poteva passare inosservata.
Alcuni, fra cui una Ong che lotta per i diritti della minoranza
araba, invocano già un intervento della magistratura.
Sono 100 mila gli israeliani che seguono la pagina Facebook
del cantante, i cui testi riecheggiano in larghi strati
popolari: per lo più fra gli ebrei sefarditi (originari dei
Paesi arabi) e fra gli ortodossi. Cresciuto in un ambiente
modesto, Benayoun - che è parente di un celebre calciatore
professionista - ha sempre piu spesso assunto negli ultimi anni
atteggiamenti anti-establishment: sia nei confronti della
industria discografica, sia verso i maggiori mass media. Il suo
stile ribelle gli ha guadagnato schiere di fan, e un forte
impatto nelle reti sociali.
Questa settimana Benayoun è rimasto sconvolto dalla strage
compiuta da due palestinesi in una sinagoga. "Anche oggi sangue
ebreo è stato versato come acqua... fino a quando?", ha scritto
in una canzone rilanciata sul proprio sito Facebook. Ieri è
tornato sul tema con una nuova composizione che vede come
protagonista un palestinese immaginario di nome Ahmad. Questi si
presenta in prima persona: "Oggi studio qualcosa all'università
di Gerusalemme...sono moderato e sorridente... ma è vero, sono
solo una carogna ingrata...verrà un momento che mi volgerai la
schiena, e io ti pianterò un coltello affilato, ti sparerò alle
spalle". Per il filmato su YouTube: www.facebook.com/video.
php?v=1017804044912226&set=vb.127529880606318&type=2&theater
Il testo ha fatto sobbalzare, fra gli altri, un noto
giurista, secondo il quale è possibile che rappresenti un reato
perché può sembrare un appello al razzismo. Un confronto
radiofonico fra il cantante e il giurista è immediatamente
degenerato in un alterco. Poco dopo su Facebook Benayoun ha
precisato di essere comunque contrario alla violenza.
L'ispirazione, ha ribadito, gli è venuta dagli ultimi attentati
palestinesi a Gerusalemme e a Tel Aviv.
Fra tanti messaggi di ammirazione dei fans si trovano anche
critiche. Qualcuno gli ha fatto notare che dopo la strage nella
sinagoga, le vedove dei quattro rabbini uccisi hanno esortato
gli ebrei a rafforzarsi nella propria fede. Malgrado il dolore,
non hanno però espresso alcun giudizio negativo sui palestinesi
in quanto tali.
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Israele: 'Ahmad', la canzone anti-arabi che desta scandalo
Cantante Benayoun 'ispirato da attentati Gerusalemme e Tel Aviv'