(ANSAmed) - MADRID, 30 OTT - Il Parlamento spagnolo ha dato
il via libera alla modifica della legge sulla proprietà
intellettuale che introduce la cosiddetta 'tassa Google'. La
normativa, approvata con 172 voti a favore, 144 contrari e 3
astensioni, consente agli editori di riscuotere una
"compensazione equitativa" dagli aggregatori di contenuti come
Google News, il servizio di selezione delle notizie online
offerto dal colosso statunitense di Internet.
Il compenso verrà riscosso per il diritto di citazione o di
rassegna, anche se limitato a frammenti "non significativi di
informazione, opinione o intrattenimento". La normativa, che
sarà in vigore dal 1 gennaio 2015, era stata varata dal governo
di Madrid nel febbraio scorso sul modello di normative esistenti
in Francia e Germania.
Il varo parlamentare ha suscitato proteste da parte del
gigante di Mountain Wiew, di numerosi editori, media e
aggregatori di link in Internet, oltre che di associazioni di
internauti e autori. Ottantamila persone avevano firmato una
petizione per chiedere il ritiro della legge, che considerano
"un regalo del governo ai grandi quotidiani" che danneggerà i
motori di ricerca e i progetti in Rete di centinaia di piccoli
imprenditori. A favore si era invece espressa l'Associazione di
Editori di Quotidiani Spagnoli (Aede).
In un comunicato, Google si è detto "deluso" dalla
approvazione della legge, perché convinto che "servizi come
Google News aiutano gli editori a portare traffico ai propri
siti web". Il gruppo ha assicurato che "per il futuro si
valuteranno le scelte da fare nell'ambito della nuova
regolazione". Non è escluso lo smantellamento del servizio di
Google News Spagna. La normativa istituisce sanzioni fino a
600.000 euro per le pagine web che faciliteranno l'accesso
specifico e di massa a contenuti offerti illecitamente, eludendo
le richieste di ritiro di quelli che contravvengono la legge.
(ANSAmed).
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Internet: Spagna, via libera Parlamento a 'tassa Google'
Da gennaio editori riscuoteranno compensi da aggregatori notizie