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Strage Tibhirine, avvocato famiglie, Algeri confisca prove

Esperti non possono portare in Francia prelievi autopsia

Redazione Ansa

(ANSAmed) - PARIGI, 23 OTT - Le famiglie dei monaci cistercensi di Tibhirine accusano Algeri di avere "confiscato delle prove" per essersi opposti alla possibilità che gli inquirenti francesi portino in Francia i prelievi fatti sulle teste dei sette religiosi francesi assassinati nel 1996 in circostanze ancora sconosciute, riesumate per l'autopsia nei giorni scorsi.

"Algeri ha rifiutato che gli esperti francesi portassero in Francia alcuni prelievi realizzati sulle teste di monaci. Ci stanno privando di prove - ha protestato l'avvocato delle famiglie dei religiosi, Patrick Baudouin - Le autorità algerine stanno confiscando queste prove. E' inammissibile".

Secondo gli esperti francesi, prosegue Baudoin, dai primi elementi dell'autopsia, emergerebbe l'ipotesi che "i monaci siano stati decapitati dopo il loro assassinio".

Dopo mesi di pressioni diplomatiche tra Parigi e Algeri, nelle scorse settimane Marc Trevidic, il magistrato francese che da anni cerca di scoprire chi ha massacrato i monaci cistercensi di Tibhirine nel 1996, si era recato ad Algeri con una squadra di esperti per assistere all'autopsia sulle teste dei sette religiosi. L'obiettivo è cercare di capire se quella strage, che scosse le coscienze dei due Paesi, fu, come dice Algeri, per mano di un manipolo di sanguinari jihadisti o, dietro, ci sia dell'altro. (ANSAmed).

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