(ANSAmed) - ZAGABRIA, 1 OTT - Il relitto di un bombardiere
monomotore di produzione tedesca modello Junker Ju 87, meglio
conosciuto durante la Seconda guerra mondiale come Stuka,
abbreviazione di "aereo da combattimento in picchiata", che
probabilmente fu parte della Regia Aeronautica Italiana, è
stato ritrovato sul fondo marino a largo della costa Adriatica
croata. La scoperta, secondo gli esperti di archeologia marina
e della Sovrintendenza per i Beni Culturali della Croazia, è a
dir poco sensazionale dato ''l'ottimo stato di conservazione
dell'aereo, praticamente intatto''. Infatti, secondo la stampa
croata, al mondo, dei circa 6500 Stuka costruiti tra il 1936 il
1945 per la Luftwaffe e gli alleati della Germania, ve ne
sarebbero solo altri due esemplari conservati così bene, esposti
nei musei di Londra e Chicago, mentre altri cinque o sei sono
preservati solo parzialmente.
Ad avvistare il relitto a metà settembre, a largo dell'isola
di Zirje, vicino a Sebenico, in Dalmazia, alla profondità di 28
metri, è stato un gruppo di sommozzatori e archeologi che però
non si sognavano nemmeno di trovare un aereo militare.
"L'aeroplano è intero, ma senza il motore, che deve essersi
staccato al momento dell'impatto o di un atterraggio d'emergenza
sulla superficie del mare", ha spiegato alla stampa Ivo
Miholjek, direttore del Dipartimento per l'archeologia marina
dell'Istituto croato per la conservazione dei beni culturali.
"Manca solo un piccolo pezzo esterno della cabina, ma il resto è
tutto al suo posto: le ali, gli strumenti nella cabina di
pilotaggio, i sedili, l'armamento", ha aggiunto Miholjek
raccontando che solo pochi giorni dopo aver scoperto lo Stuka
non lontano è stato ritrovato anche il motore che in una futura
operazione di restauro sarà riunito all'aereo. "Il velivolo è
nella sua posizione naturale posato sulle ruote, come se fosse
atterrato in fondo al mare", ha concluso.
Lo storico Davor Puric, del Museo militare del Ministero
della Difesa croata, è convinto che lo Stuka sia stato abbattuto
dalla difesa anti-aerea del Regno di Jugoslavia il 12 aprile del
1941, il sesto giorno della guerra lampo di Hitler e dei suoi
alleati contro lo Stato balcanico, sconfitto e occupato in meno
di due settimane. Quel giorno tre bombardieri Ju 87R della
239/ma Squadriglia del Gruppo Bombardamento a Tuffo della Regia
Aeronautica Italiana furono impegnati in un attacco contro una
squadriglia di torpediniere jugoslave. Due Stuka italiani furono
colpiti. Uno precipitò e i due piloti morirono, mentre il
secondo tentò di ritirarsi verso l'Italia, ma non ci riuscì e fu
costretto ad atterrare sul mare a largo dell'isola di Zirje. "I
due piloti molto probabilmente riuscirono a salvarsi dal momento
che abbiamo trovato la cabina di pilotaggio ancora aperta", ha
spiegato Puric, che non dice tuttavia se i due riuscirono poi a
raggiungere l'isola. (ANSAmed).
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Croazia:trovato in Adriatico Stuka italiano abbattuto nel 41
Il relitto e' in ottimo stato conservazione, una rarità