(di Alberto Zanconato)
(ANSAmed) - BEIRUT, 23 SET - Fino a pochi giorni fa l'opinione
pubblica mondiale non era nemmeno a conoscenza della sua
esistenza. Ma il gruppo Khorasan, formato da veterani di Al
Qaida, è stato il primo obiettivo dei raid della coalizione
internazionale guidata dagli Usa sulla Siria, secondo quanto
reso noto da Washington, che ha detto di aver voluto così
sventare "un attacco imminente" contro gli Stati Uniti o altri
Paesi occidentali.
La settimana scorsa il direttore per la sicurezza nazionale
statunitense, James Clapper, era stato il primo a parlare del
pericolo per l'Occidente rappresentato dai qaedisti di Khorasan.
Un raggruppamento che secondo esperti di intelligence è vicino
al Fronte al Nusra, la branca siriana di Al Qaida, ed è guidato
da Muhsin al Fadhli. Questo cittadino kuwaitiano di 33 anni è
entrato giovanissimo nelle file dell'organizzazione
terroristica, allora guidata da Osama bin Laden. Si trovava in
Afghanistan quando avvenne l'invasione americana, nel 2001, che
lo costrinse, insieme a molti altri qaedisti, a fuggire in Paesi
vicini. Al Fadhli, in particolare, si sarebbe nascosto in Iran,
da dove avrebbe raggiunto la Siria nel 2012.
Il nome di Khorasan è quello della regione tra Iran,
Afghanistan, Turkmenistan e Uzbekistan che i membri di questo
gruppo avrebbero individuato come la base per preparare una
controffensiva jihadista nei confronti dell'Occidente.
Sebbene fino ad ora il suo nome non fosse comparso nei media
internazionali, Al Fadhli è considerato come una figura di primo
piano di Al Qaida da molto tempo, tanto che sarebbe stato tra i
pochi a conoscere in anticipo i piani per gli attacchi dell'11
settembre. Il quotidiano saudita Arab Times lo indica come il
vero leader di Al Qaida in Siria, anche se ha continuato ad
operare in segreto, come il gruppo che guida. Il motivo,
affermano diversi esperti di terrorismo, è che Khorasan non ha
come missione quella di combattere sul campo, come il Fronte al
Nusra e lo Stato islamico (Isis), ma di reclutare jihadisti con
passaporto occidentale da impiegare per attentati in Europa e in
America.
Proprio come avvenuto nell'Afghanistan dei Taleban prima
dell'11 settembre, Khorasan approfitterebbe della libertà di
movimento nella parte di territorio siriano sottratta al
controllo delle truppe di Damasco per preparare gli aspiranti
terroristi. Sarebbe lo stesso Al Fadhli, sempre secondo Arab
Times, ad "addestrarli per operazioni nei Paesi occidentali,
concentrandosi in particolare sui mezzi di trasporto pubblici
come treni ed aerei".
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Isis: Khorasan, i veterani qaedisti incubo degli Usa
Primo obiettivo raid su Siria coalizione guidata da Washington