(ANSAmed) – SARAJEVO, 22 SET – L'apparizione di una croce in
cemento e metallo alta 10 metri, eretta nella notte tra sabato e
domenica sulla collina di Zlatiste che sovrasta Sarajevo, una
delle tante alture da dove l'artiglieria serba bombardava la
città assediata per tre anni e mezzo (1992-95), ha sollevato
nella capitale bosniaca una valanga di proteste, a poche
settimane dalle elezioni del 12 ottobre.
La croce, innalzata senza permessi in ricordo degli assedianti
serbi che persero la vita, è vista - soprattutto dai musulmani -
come una provocazione che acuisce le tensioni pre-elettorali _
la stampa ha scritto di "sale sulle ferite" e "oltraggio". La
notte scorsa alcuni giovani hanno tentato di abbatterla.
Durante i 43 mesi di assedio, i bombardamenti provocarono
oltre 11.000 morti, di cui 1.500 bambini, e 50.000 feriti. Per
crimini di guerra il Tribunale penale internazionale dell'Aja
(Tpi) ha poi condannato all'ergastolo Stanislav Galic,
comandante delle truppe serbe che assediavano la citta', a 29
anni di carcere il suo successore Dragomir Milosevic. L'assedio
di Sarajevo e' uno dei capi d'accusa anche contro gli allora
leader serbo-bosniaci Radovan Karadzic e Ratko Mladic.
(ANSAmed).
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Bosnia:croce su alture Sarajevo, proteste e sdegno musulmani
Si grida a 'provocazione serba' in vista di elezioni 12 ottobre