(ANSAmed) - TEL AVIV, 21 AGO - Hamas ha ammesso la paternita'
del rapimento e della uccisione di tre ragazzi ebrei nel giugno
scorso in Cisgiordania: lo afferma il portavoce militare
israeliano sulla base di una dichiarazione di Salleh Aruri (un
esponente di Hamas attivo in Turchia) diffusa ieri su internet.
Fin dalle prime fasi del rapimento Israele ne aveva attribuita
la responsabilita', che invece se ne era detto estraneo.
Parlando di fronte ai delegati dell'Unione internazionale
degli studiosi islamici, Aruri ha detto: ''La lotta delle masse
del nostro popolo si e' estesa in tutti i territori occupati ed
il suo punto piu' fulgido e' stata la azione eroica condotta
dalle Brigate al-Qassam (l'ala militare di Hamas, ndr) del
rapimento dei tre coloni a Hebron'', in Cisgiordania.
Questa settimana lo Shin Bet (il servizio di sicurezza
israeliano) ha indicato in Aruri l'istigatore di una vasta
campagna di attentati che dovevano avvenire nei mesi scorsi in
Israele e in Cisgiordania.
Il suo intento - seconndo lo Shin Bet - era sia di mietere
numerose vittime fra gli israeliani sia di destabilizzare la
situazione generale nei Territori, nella speranza anche di
abbattere il regime di Abu Mazen. Ma, secondo Israele, gli
arresti di arresti tempestivi di un centinaio di membri di Hamas
hanno sventato questi progetti.
(ANSAmed).
Leggi l'articolo completo su ANSA.it
Israele: ragazzi ebrei uccisi, 'Hamas ammette paternità '
Una registrazione diffusa dal portavoce militare israeliano