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Gaza: sale oltre 640 lista morti, famiglia colpita a Khan Younes

Voli sospesi su Tel Aviv. Stallo al Cairo in mediazioni per tregua

Obice israeliano spara contro Gaza dal su di Israele

Redazione Ansa

(ANSAmed) - TEL AVIV/GAZA/CAIRO - Una famiglia palestinese e' stata colpita nella sua casa stamane dal fuoco israeliano a Khan Yunes. Lo riferisce l'agenzia di stampa palestinese Maan secondo cui sotto ai detriti della abitazione sono stati estratti finora quattro corpi, fra quelli del marito e della moglie. Sempre secondo la Maan, il tragico bilancio del conflitto sale oltre i 640 palestinesi morti e 4030 feriti.

Le compagnie aeree americane ed europee (compresa l'Alitalia e ora anche Easy Jet e Meridiana) hanno sospeso, per differenti lassi di tempo, i voli su Israele dopo che un razzo lanciato da Hamas dalla Striscia ha colpito di nuovo una cittadina vicino l'aeroporto internazionale 'Ben Gurion'. Sospesi i voli per Tel Aviv anche dalla Giordania. 

Un ulteriore segnale che la guerra a Gaza sta precipitando, mentre Israele ha deciso di respingere una tregua umanitaria e l'Onu sta continuando a spingere per fermare il conflitto. Al Cairo, crocevia degli sforzi negoziali per un cessate il fuoco nella Striscia, la situazione é quasi di stallo: l'Egitto si rifiuta di modificare la sua iniziativa di tregua per accogliere le richieste di Hamas ma potrebbe accettare una "nuova proposta" dell'Autorità nazionale palestinese (Anp).

E mentre il segretario di Stato americano John Kerry si appresta a lavorare "per giorni", anche la richiesta dell'Onu di una "tregua umanitaria" per consentire il ricovero dei feriti più gravi in Egitto è stata respinta da Israele e sembra anche da Hamas.

La nuova proposta è stata presentata dall'Anp, al potere in Cisgiordania, ed é stata annunciata al Cairo da un componente del comitato centrale di al-Fatah, Azzam al-Ahmed: l'offerta prevede un cessate il fuoco seguito immediatamente da 5 giorni di negoziati sulle richieste palestinesi, tra cui la revoca del blocco di Gaza da parte israeliana e il rispetto degli accordi del 2005, quelli sull'uscita dello Stato ebraico dalla Striscia con distruzione di tutte le sue colonie.

"L'Egitto non si oppone a questa proposta" che viene avanzata nell'ambito dell'iniziativa egiziana, ha sostenuto al-Ahmed solo poche ore dopo che il ministro degli Esteri egiziano Sameh Shoukry aveva ribadito che "non ci sara' alcuna modifica" all'offerta del Cairo. Quest'ultima consiste in un cessate il fuoco seguito da negoziati indiretti senza temi predefiniti: uno chiusura rispetto alle richieste di Hamas che per qualche ora ha fatto temere uno stallo totale, poi mitigato dall'intervento dell'Anp.

Ponendo definitivamente fuori gioco velleità turco-qatariote filo-Hamas, anche Kerry ha definito l'iniziativa egiziana il "quadro" che consente ad Hamas "di sedersi al tavolo e avere serie discussioni assieme ad altre fazioni dei palestinesi". Pieno sostegno al piano egiziano da parte dell'Italia, presidente di turno dell'Ue, é stato confermato dal premier Matteo Renzi in una telefonata al presidente egiziano Abdel Fattah al-Sisi che ha già incassato analoghi appoggi da Onu (attraverso la presenza al Cairo del segretario generale Ban ki-Moon), Lega araba e potenze come la Francia.

Il capo della diplomazia americana, che ha prolungato di un giorno la sua permanenza nella capitala egiziana, ha prospettato tempi relativamente lunghi, eterni per le sofferenze patite a Gaza: "Intendo continuare le nostre conversazioni oggi e nei prossimi giorni", ha detto Kerry riferendosi ai suoi contatti per arrivare ad un cessate il fuoco. "Hamas deve fare una scelta", ha sottolineato proponendo peraltro allettanti aiuti da 47 milioni di dollari ai civili della Striscia. (ANSAmed).

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