(ANSAmed) - IL CAIRO, 23 LUG - Sta nascendo al Cairo un
servizio di supporto dedicato ai pazienti dell'area Nordafricana
e Mediorientale i quali, alle prese con gravi patologie non ben
trattabili in patria, vogliono rivolgersi a centri d'eccellenza
italiani.
L'iniziativa si chiama "Elite Medical Services"
(www.ems-emea.com) ed e' di un italiano di origini egiziane,
Davide Maged, biomedico tra l'altro funzionario dell'Umberto
Primo del Cairo, l'ospedale italiano della capitale sul Nilo. Il
suo dichiarato obiettivo, già centrato in almeno una decina di
casi da quando l'attività è iniziata due anni fa, è quello di
individuare quale sia la struttura sanitaria italiana più
indicata per i pazienti che si rivolgono all'EMS. Maged ha un
accordo con un polo d'eccellenza: il Policlinico San Donato, il
cui Dipartimento Cardiovascolare Edmondo Malan ad esempio è il
primo centro italiano per volume di attività, con circa 1.700
interventi di cardiochirurgia all'anno. C'e' inoltre un canale
privilegiato con l'Ieo, l'Istituto Europeo di Oncologia nato su
iniziativa di Umberto Veronesi che è suo direttore scientifico.
Non è escluso, sottolinea Maged, che il rapporto possa
consolidarsi in un'intesa come quella firmata a maggio con
l'IRCCS Policlinico San Donato. Casi meno gravi vengono gestiti
da EMS impiegando ospedali di livello della capitale egiziana.
"Oltre che per cardiopatie e tumori - ha detto Maged ad ANSAmed
- EMS è comunque in grado di trovare la soluzione anche per
altri tipi di patologie sulla base di valutazioni fatte da
specialisti italiani con cui siamo in contatto".
Oltre ad individuare il centro più indicato, Ems assolve a
tutti quei compiti che spesso ostacolano un viaggio terapeutico
in partenza da Nordafrica e Medio oriente quali il reperimento
dei visti o l'organizzazione logistica di trasporto del malato e
alloggio degli accompagnatori. In questo ambito Maged ha
ricevuto il sostegno dell'Aviazione Civile Egiziana per l'uso di
un aereo-ambulanza e ha una collaborazione con Egypt Air per la
fornitura di un medico di EMS a bordo in caso di pazienti
necessitano di assistenza medica. Nel tentativo di limitare
spese e disagi per i pazienti, l'EMS cerca anche di svolgere un
lavoro di consulenza prima che inizi il classico "viaggio della
speranza": c'e' anche un servizio di "second opinion", di
"secondo parere" formulato sulla base della documentazione che
viene inviata ai centri e specialisti con cui Maged e' in
contatto per stabilire cosa sia meglio fare in ogni specifico
caso.
I costi per simili viaggi sono ancora alla portata di pochi,
in Egitto e nell'area; tuttavia "una parte dei proventi vengono
destinati ad un fondo che farà il possibile per assicurare pari
trattamento anche a persone molto bisognose di cure ma che
purtroppo non hanno i mezzi", ha assicurato Maged rievocando i
casi di due piccoli pazienti egiziani (Mario e Menna) i quali,
provenendo da famiglie modeste, furono portati in Italia per
effettuare trapianti di midollo osseo resi possibili da vari
tipi di solidarietà.
"Fu il caso del piccolo Mario a farmi percepire la necessità
di istituire un servizio del genere basato su alta
professionalità ed etica verso i bisogni della persona in un
momento difficile nel quale un interlocutore serio può
decisamente fare la differenza, è cosi che ho desiderato
fortemente la creazione di questo ponte fra i bisogni
terapeutici dell'Egitto e le eccellenze sanitarie italiane",
dice il biomedico. (ANSAmed).
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Egitto: al Cairo nasce un ponte con la sanità italiana
Iniziativa per indirizzare pazienti verso poli d'eccellenza