(ANSAmed) - STRASBURGO, 22 LUG - La Turchia deve introdurre
senza ulteriori indugi le necessarie misure per garantire un uso
appropriato dei lacrimogeni da parte delle forze dell'ordine,
per minimizzare i rischi che qualcuno venga ucciso o ferito. Lo
domanda con forza la Corte europea dei diritti dell'uomo nella
sentenza di condanna emessa nei confronti della Turchia per
l'uccisione di Tark Ataykaya durante una manifestazione che ebbe
luogo il 29 gennaio 2006 a Diyarbakr.
L'uomo fu ucciso dal lancio di un lacrimogeno mentre passava
per caso tra i manifestanti che la polizia stava cercando di
disperdere. Nel condannare Ankara per la violazione del diritto
alla vita, la Corte di Strasburgo ha sottolineato che "finché il
sistema turco non sarà in linea con quanto previsto dalla
Convenzione europea, l'uso inappropriato di armi potenzialmente
letali durante le manifestazioni potrà portare a violazioni
simili a quella del caso in questione".
I togati di Strasburgo hanno inoltre affermato di essere
"preoccupati" dal fatto che i poliziotti che hanno ucciso Tark
Ataykaya indossavano passamontagna e non avevano alcun segno,
matricola o altro, che potesse portare alla loro
identificazione. Secondo la Corte "le autorità turche hanno
deliberatamente creato una situazione di impunità, rendondo
impossibile identificare i poliziotti sospettati di aver sparato
lacrimogeni in modo inappropriato, stabilire le responsabilità
dei superiori, e condurre efficacemente un'inchiesta sulla morte
di Tark Ataykaya".
Inchiesta che la Corte vuole che la Turchia riprenda sotto il
controllo del Comitato dei ministri del Consiglio d'Europa.
(ANSAmed).
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Turchia: Corte Strasburgo, Ankara regoli uso lacrimogeni
Condanna della Corte europea per morte manifestante nel 2006