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Libia: analista, sono 5 i veri candidati alle presidenziali

Si tratta di Dbeibah, Gheddafi jr, Haftar, Saleh e Bashagha

Il premier Abdel Hamid al Dbeibah registra la sua candidatura alle elezioni presidenziali del 24 dicembre in Libia

Redazione Ansa

IL CAIRO - Anche se i candidati sono quasi cento, se le elezioni presidenziali si svolgeranno come previsto il 24 dicembre la vera competizione sarà però solo tra cinque nomi principali, ossia quelli di Dbeibah, Gheddafi jr, Haftar, Saleh e Bashagha almeno secondo un analista citato dal sito di Al Arabiya. L'esperto, Mohamed al Raeish, segnala innanzitutto il premier Abdel Hamid al Dbeibah che dall'entrata in carica a febbraio si è guadagnato "un'ampia popolarità" riuscendo a "mobilitare" la popolazione attraverso programmi e progetti che fanno di lui un "candidato esemplare" per la provincia di Tripoli ma anche "preferibile" per le città del sud.

Sempre secondo l'analista accreditato dalla grande tv panaraba, c'é poi Seif al Islam Gheddafi, il secondogenito del defunto dittatore Muammar, il quale ha "un grande potenziale elettorale" in particolare fra i partigiani del vecchio regime sfruttando anche "la delusione della piazza libica" generata dalla mancanza di stabilità e dalla divisione del Paese. Il generale Khalifa Haftar, capo del sedicente "Esercito libico", secondo Raeish otterrà la "maggioranza dei voti della zona est" del Paese per motivi politici ma anche consensi nel sud. In lizza, secondo l'analista, c'è anche Aqila Saleh, il capo del Parlamento libico che conta pure lui sui voti "dell'est" (la Cirenaica controllata militarmente da Haftar) e ha buoni rapporti con l'Egitto. Raeish cita infine Fathi Bashagha, l'ex ministro degli Interni che conta su voti della "regione occidentale", in particolare Misurata, e ha buoni rapporti con l'Occidente e la Turchia. L'analista non evoca invece un esponente molto noto in Europa: l'ex-vicepremier Ahmeid Maitig distintosi per capacità di mediazione perfino con il bellicoso Haftar.

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